Sindacalisti del Comune ieri in Prefettura per trovare risposte all’inerzia commissariale (CON VIDEO)

Prospettati «i mancati adempimenti, anche da parte della Commissione Straordinaria, che stanno portando alla paralisi dell'Ente, sia sotto l'aspetto organizzativo che sotto l'aspetto economico, ovviamente a danno dei lavoratori e della cittadinanza» 

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    Ieri pomeriggio si è svolto in Prefettura, su richiesta delle organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e DICCAP nonché della RSU, un incontro con il Prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino alla quale sono stati prospettati «i mancati adempimenti, anche da parte della Commissione Straordinaria, che stanno portando alla paralisi dell’Ente, sia sotto l’aspetto organizzativo che sotto l’aspetto economico, ovviamente a danno dei lavoratori e della cittadinanza» spiegano in una nota stampa le sigle sindacali.
    «Particolare attenzione è stata data alla insostenibile carenza di personale; la mancanza di aggiornamento; i mancati adeguamenti delle risorse strumentali; la mancanza di Dirigenti e l’antinomia riscontrabile con gli incarichi dati ai Funzionari nominati dalla Prefettura; la mancanza dei necessari atti propedeutici all’organizzazione generale della macchina comunale» i temi elencati dai sindacati con il Prefetto, la quale secondo le sigle «si è fatta garante di fornire a breve, e comunque entro 10 giorni,  una risposta chiara sui mancati adempimenti contrattuali nonché, dopo aver richiamato l’attenzione sulla necessità di assicurare il rispetto delle relazioni sindacali conformemente a quanto previsto dalle disposizioni normative vigenti in materia, di farsi parte diligente per l’avvio di una interlocuzione tra le organizzazioni sindacali e la Commissione Straordinaria nonché favorire i necessari tavoli di confronto, che dovranno essere costruttivi, dove i lavoratori dell’Ente dovranno avere un ruolo  attivo nel processo di riorganizzazione della macchina amministrativa stante i prospettati riflessi di carattere sociale che stanno pregiudicando, o potrebbero pregiudicare, l’efficienza stessa dei servizi da erogare alla collettività».

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