Il coordinatore del Nuovo CDU di Lamezia Terme chiede rassicurazioni sulle festività natalizie e sulle fiere di San Biagio ed agricola di febbraio

Giancarlo Muraca, guarda alla programmazione dei prossimi mesi 

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    Mentre in città è crescente il malcontento per le chiusure e divieti imposti dalla terna commissariale e da quella dirigenziale (entrambe quando in sedute plenarie, non essendo al momento contemporaneamente presenti né i 3 commissari né i 3 dirigenti, per motivi diversi), il coordinatore del Nuovo CDU di Lamezia Terme, Giancarlo Muraca, guarda alla programmazione dei prossimi mesi chiedendo impegni in merito alle festività natalizie e soprattutto alla fiera di San Biagio e alla fiera agricola che si svolge nei primi giorni di febbraio.
    «Le feste e gli addobbi natalizi hanno bisogno di risorse economiche che se non vengono cercate, certo non vengono da sole a galla. Queste manifestazioni vanno programmate e bisogna trovare le risorse economiche al più presto o comunque trovare il modo di inventare qualcosa (con suggerimenti di associazioni, negozianti o altri soggetti di buona volontà), ma vanno programmate», reputa Muraca, sostenendo che per la fiera di San Biagio «non c’è bisogno di altro (perché le bancarelle si autocandidano) che di un piano sulla sicurezza adeguato e preparato in tempi utili con le competenze interne al comune», se non fosse che i piani sicurezza delle fiere 2018 siano stati redatti da tecnici esterni proprio perché non esistono professionisti candidabili all’interno di via Perugini.
    Muraca ricorda poi come sul destino della Fieragricola sia calato il silenzio insieme alle dimissioni del presidente dell’Ente Fiera indicato dalla terna: «se questa nomina non viene effettuata presto, anche quest’anno avremo le stesse difficoltà. La fiera agricola (perché questo era il vero nome e il motivo iniziale della fiera) è vero che è andata via via scemando, ma anche perché negli ultimi è stata affidata a persone forse volenterose, ma che non avevano niente a che fare con l’agricoltura e l’imprenditoria del settore. Sempre nello spirito di collaborazione con l’amministrazione, suggerisco di affidarsi o chiedere aiuto all’ordine professionale degli agronomi, all’associazione allevatori, alle associazioni dei produttori e commercializzazione dei prodotti agricoli, alle organizzazioni professionali che certamente sono esperti e avvezzi a questi tipi di eventi e che potrebbero riuscire a risollevare le sorti della fiera dell’agricoltura. Anche questa fiera, grazie al contributo degli espositori e dei visitatori, potrebbe essere economicamente autonoma e dare lustro a Lamezia e lavoro agli esercizi commerciali». Manca però sempre un polo fieristico adeguato e a norma di legge. 

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