Atleti lametini fra i selezionati per la Calabria al Trofeo Coni Kinder+Sport

Per la Calabria hanno gareggiato 3 atleti lametini: Chiara Morello, ASD Sporting Center; Angelo De Summa, e Alessio Gallo, ASD Curinga

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    Delle vacanze solo il ricordo per alcuni atleti lametini delle specialità di Karate, di rientro da Rimini dove, dal 20 al 23 settembre, hanno partecipato al Trofeo Coni Kinder + Sport 2018.

    Il Trofeo Coni Kinder+Sport è un uno dei principali progetti nazionali multisportivi per gli atleti Under 14 (fascia d’età 10-14), ispirato ai valori del fair play e del rispetto delle regole, e si pone come obiettivo l’educazione sportiva ed umana degli atleti.  Ogni anno sono migliaia i giovani atleti che si sfidano nelle diverse competizioni, e gareggiano per meglio rappresentare la propria regione.
    Per la Calabria hanno gareggiato 3 atleti lametini: Chiara Morello, ASD Sporting Center; Angelo De Summa, e Alessio Gallo, ASD Curinga; Lorenzo Rizzuto e Lidia Cozza, ASD San marco Argentano.
    I cinque atleti qualificatisi dopo aver brillantemente superato le selezioni lo scorso luglio, sono stati accompagnati dal maestro lametino dell’ASD Sporting Center, Vincenzo Ruberto, scelto per la quinta volta come tecnico -allenatore per la nostra regione.
    Una prestazione brillante la loro, nonostante la giovane età, che li ha portati a concorrere con la squadra calabrese   Fijlkam Karate, per il bronzo, perso in finale con la Campania.
    «Siamo onorati – ha affermato il maestro Vincenzo Ruberto – di aver partecipato a questo importante e qualificante torneo, organizzato magistralmente dal Coni.  Gli atleti che ho avuto l’onore di seguire, sono riusciti a tener testa ai tanti e qualificati atleti provenienti da tutta Italia, e lo hanno fatto con quella che credo sia la loro marcia in più: il sorriso sulle labbra e la determinazione nello sguardo. Sono felice – ha concluso il maestro Ruberto – per la bellissima prova di valore dei nostri ragazzi, ma sono maggiormente soddisfatto perché l’esperienza che hanno affrontato è stata per loro altamente formativa. Si sono misurati contro avversari di grande valore, riuscendo, come loro insegnato, a non guardare al podio ma alla qualità della prova».

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