Tentato omicidio di Vincenzo Torcasio, il Pm chiede pene dai 4 ai 16 anni di reclusione

Rinvio a giudizio di Vincenzo Bonaddio per la data del 20 novembre davanti al Tribunale collegiale di Lamezia Terme, ed il rinvio del rito abbreviato all’udienza del 29 gennaio per la discussione dei difensori dei restanti imputati.

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    E’ approdato in udienza preliminare il processo per il tentato omicidio di Vincenzo Torcasio “Carrà” risalente al 08/07/2002, in cui sono imputati Francesco Giampà “Il Professore” (difeso da  Francesco Gambardella), Vincenzo Bonaddio (difeso da Curatolo e Antonio Larussa), Aldo Notarianni (difeso da Francesco Gambardella), Vincenzo Giampà detto “Enzo” (difeso da Aldo Ferraro), e dei collaboratori di giustizia Pasquale e Domenico Giampà.
    All’udienza di oggi, il Gup Pietro Carè ha innanzitutto disposto la definizione del processo con le forme del rito abbreviato come richiesto da tutti gli imputati ad eccezione di Vincenzo Bonaddio, che ha invece optato per il rito ordinario.
    A seguire, il Pubblico Ministero ha rassegnato le sue conclusioni chiedendo il rinvio a giudizio per Bonaddio, e la condanna degli altri imputati Francesco Giampà “Il Professore”, Aldo Notarianni e Vincenzo Giampà detto “Enzo” alla pena di  16 anni di reclusione, e di Pasquale e Domenico Giampà alla pena di 4 anni di reclusione.
    Il Giudice, all’esito della camera di consiglio, ha dichiarato l’estinzione di un capo di imputazione per intervenuta prescrizione (quello relativo alla detenzione dell’arma con cui era stato eseguito l’agguato), ed ha disposto il rinvio a giudizio di Vincenzo Bonaddio per la data del 20/11/2018 davanti al Tribunale collegiale di Lamezia Terme, ed il rinvio del rito abbreviato all’udienza del 29 gennaio per la discussione dei difensori dei restanti imputati.

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