Si frammenta ulteriormente il malcontento sulla gestione commissariale delle strutture sportive con l’inizio dei campionati di Seconda Categoria e giovanili, e prossimo quello anche di Terza Categoria

Silenti fino ad oggi, le società A.C.D. Lamezia Terme, Asd Biancoverdi Lamezia, Asd Fortitudo Lamezia, Asd PSG Calabria, Asd Polisportiva Lamezia e Asd Vigor 1919, esprimono amarezza, rammarico e rabbia

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    Si frammenta ulteriormente il malcontento sulla gestione commissariale delle strutture sportive con l’inizio dei campionati di Seconda Categoria e giovanili, e prossimo quello anche di Terza Categoria, per quanto riguarda l’ambito calcistico.
    Silenti fino ad oggi, le società A.C.D. Lamezia Terme, Asd Biancoverdi Lamezia, Asd Fortitudo Lamezia, Asd PSG Calabria, Asd Polisportiva Lamezia e Asd Vigor 1919, esprimono «amarezza, rammarico e rabbia per l’incresciosa e ingiustificata situazione riguardo l’utilizzo degli impianti calcistici cittadini. Una vicenda che ormai si sta trascinando da molti mesi e che di conseguenza, con i campionati ormai avviati o imminenti, si sta ulteriormente aggravando, nonostante i buoni uffici del Prefetto di Catanzaro, che si è non poco prodigato per sbloccare il tutto».
    Al netto delle 5 ordinanze pubblicate per altrettante partite interne tra Vigor Lamezia, Sambiase e Promosport le società nel proprio dichiarano che «gli stadi saranno concessi esclusivamente alle tre squadre lametine militanti nel girone A della Promozione», e le stesse ordinanze palesano tra le motivazioni l’intercessione del Prefetto e l’impossibilità di usufruire di altri stadi a norma nelle vicinanze.
    «Se gli impianti sono ritenuti inagibili, di conseguenza non praticabili e frequentabili, devono “logicamente” esserlo per tutti», lamentano così le società non comprese nelle ordinanze, evidenziando «una mancanza di dialogo con le autorità comunali e il personale, che non ha mai elargito risposta alle tempestive richieste protocollate (indirizzate all’Ufficio Sport e agli stessi Commissari), datate luglio e agosto, di utilizzo degli impianti per le rispettive attività delle varie squadre, comprese quelle juniores e altre categorie giovanili, i cui campionati martedì 16 ottobre avranno inizio e che nella quasi totalità ad oggi non sanno dove giocare. Risposte che non sono arrivate neanche a recentissime mail che chiedevano urgenti ravvedimenti». Ma questo è un leit motiv che vige da inizio anno per sport, cultura ed altre attività sotto la gestione commissariale, con spese per “trasferte casalinghe” e soluzioni che tardano ad arrivare ad essere indicate anche negli atti ufficiali.
    g.g.

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