Potere al Popolo di Lamezia e del Reventino propone un Osservatorio Ambientale
Nel mentre, però, la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha già aperto un'indagine per capire se le morti della notte del 4 ottobre si sarebbero potute evitare.
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Al lungo intervento di interventi polemici inviati nell’arco di queste due settimane dopo i vari danni e vittime degli eventi legati al maltempo si aggiunge anche Potere al Popolo di Lamezia e del Reventino, il quale però lamenta che «è possibile affrontare il tema del dissesto idrogeologico della nostra regione, e più in generale quello ambientale, senza cadere (come hanno fatto in tanti), in strumentalizzazioni politiche» ricordando poi che «da ormai molto, troppi anni, in tanti stiamo denunciando ad alta voce l’importanza di mettere al centro del dibattito politico e amministrativo, la questione ambientale. La nostra regione, per le sue caratteristiche, è ad altissimo rischio sismico ed idrogeologico. A tutto ciò va sommato il tema dell’inquinamento del suolo e delle acque, degli scempi paesaggistici e dell’atavica incapacità e non volontà di affrontare la questione rifiuti».
Potere al Popolo di Lamezia e del Reventino lancia «un appello ad una mobilitazione popolare e permanente. Una mobilitazione non più e non solo da portare avanti sui social, ma anche e soprattutto sui luoghi che oggi sono messi a rischio dall’azione indiscriminata dell’uomo e dell’assenza di volontà politica ecologista. A supporto di questa battaglia, già nelle prossime settimane lanceremo l’Osservatorio Ambientale, uno strumento grazie al quale poter monitorare costantemente tutto il nostro territorio e permettere a tutti i cittadini di essere protagonisti, anche attraverso strumenti innovativi, della possibilità di denunciare e segnalare tutte le criticità ambientali».
Nel mentre, però, la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha già aperto un’indagine per capire se le morti della notte del 4 ottobre si sarebbero potute evitare.