Rapine a Lamezia tra il 2004 ed il 2010, assolto Claudio Paola

Contrariamente alle prime indiscrezioni trapelate dopo la sentenza pronunciata il 12 ottobre scorso dal Gup di Catanzaro in merito alle rapine commesse nell’hinterland lametino tra il 2004 ed il 2010, secondo cui Claudio Paola sarebbe stato condannato ad 8 anni di reclusione e a 1.800 euro di multa, il legale fa sapere che è stato invece assolto da tutti i reati che gli venivano contestati.
Paola (difeso dall’avvocato Aldo Ferraro) era stato tratto a giudizio per rispondere di una rapina commessa a novembre del 2004 presso l’SDA di Marcellinara, di altre 2 tentate rapine ai danni di altrettanti esercizi commerciali di Catanzaro, di due ipotesi di detenzione e porto in luogo pubblico delle armi utilizzate per quelle rapine nonché di altre due ipotesi di ricettazione di quelle stesse armi. Avendo chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, il P.M. aveva chiesto la sua condanna alla pena di 12 anni di reclusione mentre l’avvocato Aldo Ferraro, all’udienza del 24/09/2018, aveva chiesto l’assoluzione del suo assistito ponendo l’accento sulla mancanza di riscontri alle dichiarazioni accusatorie rese dai numerosi collaboratori di giustizia che accusavano il suo assistito.
Sta di fatto che il Giudice, dopo avere rinviato il processo al 12 ottobre per consentire eventuali repliche, ha assolto Claudio Paola dalle contestate rapine “per non avere commesso il fatto”, e dai reati in materia di armi “perché il fatto non sussiste”, riservandosi 90 giorni per il deposito delle motivazioni.
Con la stessa sentenza sono stati altresì condannati Fozza Emiliano alla pena di 8 anni di reclusione e 1.800 euro di multa, Cerra Nino alla pena di 10 anni e mesi 4 di reclusione e  2.200 euro di multa, Donato Antonio ad 10 anni di reclusione e 2.000 euro di multa e Paone Paolo ad 8 anni di reclusione e1.800 euro di multa. Tra gli assolti, oltre a Paola Claudio, anche Sacco Vincenzo, Saladino Giuseppe, Gamberale Fernando, Ventura Antonio, Cimino Luciano, Cosimo Salvatore, Donato Antonio per altre 2 imputazioni e Cerra Nino per un’altra imputazione.