Necessario effettuare l’adeguamento sismico del fabbricato che dovrebbe ospitare la casa della musica Lamezia Enjoy

La convenzione del 2016 prevedeva la riqualificazione e allestimento di un immobile confiscato alla mafia, una villetta a 3 piani sita in via Marconi, da adibire a luogo di aggregazione sociale e il tempo libero

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    Ereditato dall’amministrazione Mascaro da quella Speranza, ed arrivato ora a quella commissariale, il progetto della “Casa della musica Lamezia Enjoy” trova ostacoli burocratici già prima di partire.
    La convenzione sottoscritta a luglio 2016 tra il Comune di Lamezia Terme e la Regione Calabria per la realizzazione dei Contratti Locali di Sicurezza, deliberati dalla giunta regionale il 21 ottobre precedente, prevedeva la riqualificazione e allestimento di un immobile confiscato alla mafia, una villetta a 3 piani sita in via Marconi, da adibire a luogo di aggregazione sociale e il tempo libero attraverso il progetto “Casa della musica Lamezia Enjoy”, per 600.000 euro, con la creazione di una sala prove e la realizzazione di un laboratorio musicale e di videoproduzione, indirizzato ai ragazzi ed alle ragazze dai 14 ai 25 anni (progetto molto simile a quello che doveva essere Palazzo Panariti nelle intenzioni dell’assessore Tano Grasso all’inizio del secondo mandato da sindaco di Gianni Speranza).
    Ad aprile scorso all’ingegnere Raffaele Mastroianni era stato effettuato l’affidamento dei servizi tecnici professionali relativi alla progettazione della II fase preliminare, definitiva ed esecutiva del progetto. Proprio nell’ambito della progettazione della Casa della Musica si è reso necessario eseguire la verifica di vulnerabilità sismica del fabbricato in oggetto, «procedendo, pertanto, ad effettuare delle indagini strutturali e non sul fabbricato», si legge nella determina pubblicata ieri, impegnando 280 euro poiché «è necessario effettuare l’adeguamento sismico del fabbricato e, pertanto, occorre richiedere l’autorizzazione Sismica al Dipartimento dei LL.PP. della Regione Calabria».
    Ulteriori lavori allungherebbero i già non rispettati termini per l’avvio del progetto.
    g.g.

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