Esclusa una prima, in verifica una seconda, sarà una terza ditta a dover rimettere in funzione gli ascensori del Comune

Tra i due litiganti, il terzo gode, o nel caso degli ascensori fuori servizio presso gli uffici comunali di via Perugini è 'il terzo affidatario' a vedersi corrisposti 4.545,51 euro per intervenire nell'immediato mentre l'iter burocratico avviato 5 mesi fa è fermo al piano zero.

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    Tra i due litiganti, il terzo gode, o nel caso degli ascensori fuori servizio presso gli uffici comunali di via Perugini è “il terzo affidatario” a vedersi corrisposti 4.545,51 euro per intervenire nell’immediato mentre l’iter burocratico avviato 5 mesi fa è fermo al piano zero.
    Se infatti a giugno il servizio di manutenzione degli ascensori comunali era stato affidato alla ditta Moma Elevators S.R.L, la stessa successivamente non ha superato il controllo dei documenti necessari, con scorrimento all’unico altro concorrente, MA.GI. Impianti s.rl, ad ottobre (al costo per il Comune di 68.014,59 euro).
    Ad un mese di distanza da via Perugini si stima in 2 mesi il periodo necessario per concludere l’iter per l’affidamento definitivo, ma nel mentre è necessario garantire il servizio di manutenzione degli impianti elevatori, nonché l’intervento di manutenzione straordinaria dell’ascensore, destinato anche al trasporto dei portatori di handicap, degli uffici comunali.
    Così terzo affidamento, questa volta diretto e solo per 2 mesi, alla ditta “In- Tensione” individuata tramite Mepa: in un 2018 fatto di rimostranze e letture restrittive dei documenti da parte degli uffici comunali, gli stessi paradossalmente risultano non a norma per l’accesso di tutti i cittadini.
    Gi.Ga.

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