«Non aveva detto che le porte del Comune erano sempre aperte per tutti i cittadini?»

Nell'analisi dello svolgimento della manifestazione di ieri Giancarlo Nicotera di Patto Sociale se la prende con il presidente della terna commissariale, Francesco Alecci, ieri non presente a Lamezia ma fuorisede,

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    Nell’analisi dello svolgimento della manifestazione di ieri Giancarlo Nicotera di Patto Sociale se la prende con il presidente della terna commissariale, Francesco Alecci, ieri non presente a Lamezia ma fuorisede, corredando alla lettera la foto della torta che per il primo anno di commissariamento sarà consumata insieme agli anziani della Casa Sant’Antonio
    «Non aveva detto che le porte del Comune erano sempre aperte per tutti i cittadini? I nostri ragazzi, belli, gioiosi, sorridenti, determinati e numerosi sono venuti, ma al suo posto hanno trovato camionette antisommossa e poliziotti da tutte le parti, anche sui palazzi», lamenta Nicotera, «ragazzi delle scuole e delle società sportive che si erano riuniti per poter parlare con Lei, avere un confronto, conoscere la faccia dello Stato, ed invece quello Stato li ha presi a schiaffi in faccia, trattrandoli come dei soggetti da tenere lontano dalle Istituzioni».
    Nicotera sottolinea che «non voglio scomodare Don Bosco o Don Milani e neanche Calamandrei o altri pedagogisti o giuristi che vedevano la gioventù come la terra fertile ove seminare per avere buoni frutti, ma davvero Lei non si rende conto che a Lamezia Terme, al netto degli errori di alcuni miserabili, la quasi totalità delle persone è gente onesta? Esca, si contamini di gioventù, si lasci trasportare dal loro entusiasmo».
    Assente Alecci, però, ieri né il commissario in sede (Fusaro) né la dirigenza comunale lametina ha reputato necessario scendere le scale del palazzo presidiato a fornire la versione istituzionale sui problemi sollevati. Il 2018 di via Perugini è avaro di comunicati o conferenze stampa, le comunicazioni viaggiano via mail ai diretti interessati non per rassicurare ma per comunicare chiusure e non disponibilità di impianti, ed anche sull’albo pretorio gli atti ufficiali arrivano a corrente alternata e non sempre a rassicurare la cittadinanza.
    g.g.

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