Nei prossimi mesi workshop con tutte le compagnie aeree internazionali in vista di un nuovo bando da 10 milioni di euro

Per incentivare gli investimenti, dopo che però il precedente non ha avuto esiti noti. Dal piano industriale Sacal si aspettano i chiarimenti sui lavori per dare un nuovo volto all'aerostazione

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    Se ieri la protesta degli Lsu – Lpu ha bloccato gran parte del traffico ferroviario calabrese, occupando i binari della stazione di Lamezia Terme Centrale (questa mattina la polizia ha impedito ai manifestanti di entrare e ripetere la protesta), oggi il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, nel corso della cerimonia di avvio dei lavori del cavalcavia e sottovia che sarà realizzato a Sellia Marina in Via Carrera difende le scelte regionali in materia di trasporti: «abbiamo fatto una scelta precisa. Quella di orientare le risorse sulla mobilità e sull’accessibilità nella nostra regione, dall’esterno e verso l’esterno. Recuperando ritardi decennali abbiamo puntato sul rilanciato dell’aeroporto di Lamezia Terme, ma anche di quelli di Reggio Calabria e Crotone le cui società erano travolte dai debiti. L’istituzione della società unica degli aeroporti ha consentito di fare una piano dei volti che ha portato l’aeroporto di Lamezia da 8 collegamenti extranazionali a 36.  Gli arrivi dal 2014 al 2018 sono in crescita esponenziale in particolare quelli internazionali, tra questi gli arrivi per turismo». Il presidente ha poi annunciato in anteprima il workshop con tutte le compagnie aeree internazionali che si svolgerà, nei prossimi mesi, in Cittadella per presentare un nuovo bando di 10 milioni di euro per incentivare gli investimenti, dopo che però il precedente non ha avuto esiti noti. Dal piano industriale Sacal si aspettano i chiarimenti sui lavori per dare un nuovo volto all’aerostazione lametina, mentre serpeggiano le polemiche nella politica lametina sull’emendamento approvato in fase di bilancio nazionale per dare ulteriori finanziamenti all’aeroporto di Reggio Calabria.
    L’accessibilità secondo il presidente Oliverio «passa anche attraverso i collegamenti viari e ferroviari. In tal senso le risorse programmate, decise da noi e proposte al Governo nazionale, ammontano a 650 milioni di euro per interventi sulla ferrovia e per l’elettrificazione» poiché «tutta la Calabria dovrà essere servita da una ferrovia moderna e competitiva nelle direttrici fondamentale che sono la jonica, la tirrenica e le trasversali».
    Mauro Marchese, ingegnere di Rete Ferroviaria Italiana, è entrato nel dettaglio del protocollo d’intesa del 2017 «che prevede la velocizzazione della linea ferroviaria jonica a rango C, la soppressione di alcuni passaggi a livello, il rinnovo con velocizzazione dei deviatoi, l’installazione di barriere antirumore, il rinnovo di binario ove necessario, i prolungamenti di alcuni sottopassi di stazione esistenti e la costruzione di nuovi, il ripristino del 4° binario della stazione di Melito Porto Salvo, la riqualificazione e rifunzionalizzazione delle stazioni. Per quanto riguarda la soppressione dei passaggi a livello pubblici sono 77 sulla linea Jonica più 1 (sulla Sibari – Cosenza) distribuiti in 31 Comuni; quelli privati sono invece 17 in 12 Comuni. Nel protocollo – ha aggiunto –  si stabilisce anche la riqualificazione e l’ammodernamento delle stazioni con interventi in parte già realizzati o in fase ultimazione sulla tratta Rocca Imperiale-Catanzaro Lido. I sottopassi di stazione nuovi sono 34 nuovi, 10 quelli esistenti per i quali è presto il prolungamento o l’adeguamento. I progetti per l’elettrificazione – ha infine detto Marchese – riguardano Lamezia Terme–Catanzaro Lido, Catanzaro Lido–Crotone, Crotone – Sibari. Per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico Lamezia–Catanzaro Lido–Sibari il costo complessivo è di 275 milioni di euro».
    g.g.

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