Agenda Urbana Lamezia, certo l’indirizzo sociale incerti i tempi reali di realizzazione

Meno di 18 milioni di euro, ed una serie di iniziative dedicate a categorie svantaggiate (rom, donne, anziani, stranieri, etc), con bandi sul sociale che saranno emanati dalla Regione ed azioni specifiche su beni comunali su cui dovrà attivarsi in primis l'organizzazione di via Perugini.

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Non avrà un percorso lineare e semplice davanti, ma dato il blocco tecnico amministrativo che sta vivendo l’amministrazione comunale lametina l’Agenda Urbana almeno potrebbe essere uno dei pochi atti che parla di apertura e gestione di beni pubblici e non di agibilità o piani di sicurezza da dover rispettare, leit motiv del 2018 lametino,
    Meno di 18 milioni di euro, ed una serie di iniziative dedicate a categorie svantaggiate (rom, donne, anziani, stranieri, etc), con bandi sul sociale che saranno emanati dalla Regione ed azioni specifiche su beni comunali su cui dovrà attivarsi in primis l’organizzazione di via Perugini.
    A relazionare su Agenda Urbana è la funzionaria Caterina Vitettiti, che ha avuto incarico a riguardo, che nello spiegare le varie linee distingue precisa come i tempi non siano immediati, dovendo tenere conto sia degli step che dovrà compiere la Regione che i propri per rendere fruibili i beni (che sia quelli culturali storici e culturali come l’Abazia, che quelli edificati con fondi vincolati come centro multicurale nell’ex palazzo della cultura o l’ex teatro Russo, etc).
    Se i piani del lavoro, in caso di mancanza di bene comunale, potrebbero essere ridisegnati, Agenda Urbana si incentra proprio su alcuni beni che così non potrebbero essere usati per come previsto a giugno nelle 50 proposte approvate dal Comune, aspetto però non vincolante. Nella presentazione avvenuta nella Sala Napolitano la Vitetti ha infatti chiarito come le proposte di giugno siano di indirizzo, ma non certificano una direzione già stabilita: prima ci saranno i bandi regionali, cui tutti i candidati con i documenti in regola potranno partecipare, in parallelo il Comune dovrà lavorare per poter rendere appetibili e candidabili quei beni al di là di chi a giugno ne abbia fatto o richiesta o indicato possibile utilizzo.
    In mezzo, sulla strada burocratica, ci son altre approvazioni da parte della Regione e commissioni di valutazione, progettazioni da parte del Comune che dovranno essere affidate all’esterno (oltre ad un dirigente tecnico anche l’ufficio comincia a pagar dazio in merito alle risorse limitate), cambiamenti amministrativi (il 2019 sarà un anno elettoralmente ricco di appuntamenti), e quindi non esistono ad oggi tempi certi o stretti. 
    Se altrove Agenda Urbana, sostenuta da amministrazioni in carica ed un impianto tecnico adeguato, viene presentata come occasione di rigenerare la città, a Lamezia al di là delle buone intenzioni si segue la strada del sociale e non si ha certezza nemmeno di poter contare su quanto già esistente o in possesso (leggasi strutture ed immobili comunali), permanendo grossi deficit comunicativi sia all’interno che all’esterno di via Perugini.

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