Perde la gara con l’Aprilia e la Longobardi per infortunio la Ferraro Lamezia vittima di un nuovo calo

Aprilia va sotto nel conto dei set ad inizio gara, trovando poi il tris di parziali sugli errori della padrone di casa

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    FERRARO LAMEZIA – GIO VOLLEY APRILIA 1-3 (25-19, 19-25, 18-25, 17-25 )

    Ferraro Lamezia: Gambardella (L), Perri, Accorinti, Fiore  ne, Ferrieri 2, Spaccarotella (L), Papa 13, Dona’ 18, Longobardi 4, Biscardi 3, Torcasio 7, Ferrara 7. All. Lino Giangrossi

    Giovolley Aprilia: Cerini 7, Avellini ne, Sestini 12, Bianchi ne, Licata ne, Maillaro (L) ne, Muzi 2, Castellucci 14, Borelli 17, Liguori 14, Garofalo 1, Poggi D’Angelo ne, Vittorio (L). All. Gagliardi.

    ARBITRI:  Claudio Spartà e Chiara Santangelo.

    NOTE- Durata set: 26’, 31’, 26’, 27’.

    LE CIFRE-  Ferraro Lamezia: Battute sbagliate 12. Battute vincenti 4. Ric. Positiva 64% Ric. Perfetta 28%. Attacco 30%. Muri: 7. Errori in attacco 12. GioVolley : Battute sbagliate 10. Battute vincenti: 4. Ric. Positiva 60%, Ric. Perfetta 29%. Attacco 33%. Muri 12. Errori in attacco 7.

    La gara tra Ferraro Lamezia contro la Gio Volley Aprilia si apre con la consegna dei fiori da parte di Sandra Spaccatorella a Serena Torcasio in occasione delle 200 presenze con il Lamezia da parte della centrale lametina, si chiude con la seconda sconfitta consecutiva per 3-1 e l’infortunio al ginocchio che ha messo ko la Longobardi ad inizio secondo set, chiave di volta in negativo per la gara delle giocatrici di casa.
    Paradossalmente coach Giangrossi nella formazione iniziale ha 2 sole reduci della scorsa stagione (Torcasio e Spaccatorella, con cambio di rotazione la Papa), e 5 elementi in panchina (Biscardi, Fiore, Accoroniti, Perri, Gambardella), ma come già avvenuto durante il corso della stagione la squadra del presidente Ferraro accusa con l’andare della gara un calo (mentale o atletico dovrà valutarlo lo staff) non raccogliendo però neanche un punto come già successo nello scontro precedente.

    Le biancoverdi nel primo set sembravano però dare segnali di ben altro tenore: andate avanti sull’8-5 sul turno in battuta della Donà ed attacchi Longobardi, le lametine non avevano preso gradualmente il largo (11-6 con primo time out ospite) e gestito anche la reazione delle laziali (18-15 con Giangrossi a frenare la rimonta ospite con un time out) chiudendo il primo parziale in proprio favore sul 25-19.
    Un inizio secondo set sottotono viene acuito sul 2-5 con la Longobardi che lascia il campo infortunata (problemi al ginocchio che ha fatto una torsione nel tentativo di recuperare un pallone sotto la postazione dell’arbitro) al cui posto entra la Biscardi. Nonostante un parziale positivo (5-6 con serie in battuta Donà) si procede con una fase ad elastico: Aprilia allunga di qualche punto, Lamezia recupera ma non pareggia.
    Nelle padroni di casa però qualcosa di spegne, e le padrone di casa trovano l’allungo decisivo (14-20) che due time out in fila di Giangrossi non riescono ad arginare: il 19-25 arriva con una diagonale stretta sporcata dal muro biancoverde.
    Una prima reazione arriva nella fase iniziale del terzo set, con il parziale di 7-4 ottenuto in battuta da Papa nel cercare di sfruttare alcune difficoltà ospiti in ricezione, ma Aprilia trova il pareggio a quota 7 oltre ad un’ammonizione per la panchina ospite. Di contro Lamezia non trova la giusta continuità ma di giocate isolate si riporta avanti (10-8), fuoco di paglia con laziali nuovamente a recuperare (10-13) e costringere ad un time out iroso Giangrossi. La Ferraro rientra in campo però in evidente calo (11-16) perdendo il set per 18-25.
    Black out per le lametine che perdura anche ad inizio quarto set (5-8), con una Ferraro distratta ed imprecisa nei vari fondamentali. Aprilia mette la freccia (8-12) puntando la Ferrara in battuta, e Giangrossi prova anche il cambio della diagonale titolare (dentro Perri – Accoroniti per Ferrieri – Biscardi) non riuscendo però ad ottenere risultati (entrate sull’11-16, cambio chiuso sul 13-18), e così set e match vanno ad Aprile per 17-25 con un muro della Papa finito fuori.
    Sconfitta che così avvicina la zona retrocessione (se Bari vincerà domani a Roma accorcerà a solo 2 punti di svantaggio) ed allontana quella play off (il gruppo di testa dista 8 – 9 punti), quando però ancora si sono giocate 9 delle 26 giornate previste in calendario (compresi però 2 turni di riposto a testa per ogni squadra)
    Gi.Ga.


    (l’infortunio della Longobardi)

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