Nel 2018 previsto da Coldiretti un calo tra il 34 ed il 50% di olio in Calabria per maltempo ed insetti

Fatturazione elettronica e olivicoltura, domani due appuntamenti a Lamezia Terme tenuti da Coldiretti

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    Sono due gli  appuntamenti che Coldiretti Calabria ha in programma domani a Lamezia Teme nella sala convegni dell’Ufficio Coldiretti in via M.D’Antona, 2. Il primo, alle 11, è un’altra tappa degli incontri territoriali sulla fatturazione elettronica che stanno riscuotendo interesse  su tutto il territorio regionale. Gli esperti fiscali della Coldiretti  illustreranno nel dettaglio gli adempimenti necessari, mettendo a disposizione concretamente soluzioni e risposte alle imprese agricole ed agroalimentari  su questo adempimento che scatterà il 1° gennaio 2019. 
    Il secondo incontro sarà alle 15  e tratterà de “L’olivicoltura in Calabria: fra deficit di conoscenza e prospettive di qualità”, sarà introdotto e moderato da Fabio Borrello Presidente Interprovinciale Coldiretti di Catanzaro-Crotone-Vibo, nonché conduttore di azienda a prevalente indirizzo olivicolo. Si susseguiranno gli interventi di Benito Scazziota divulgatore Arsac specializzato in olivicoltura, Pietro Giovazzini coordinatore del progetto Assoproli Calabria, Marco Ferrini imprenditore dell’azienda agricola Fangiano e Giuseppe Giordano capo panel Arsac specializzato in olivicoltura. Le conclusioni saranno a cura del Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto. 
    «La Calabria è la seconda Regione produttrice di olio in Italia e la terza in Europa. In questa annata olearia, nella nostra Regione i dati  di ISMEA attribuiscono un calo della produzione  del 34%, dovuto alle condizioni climatiche che hanno permesso l’attacco della mosca, della tignola e in alcune zone il tripide. A tutto questo, in una fase decisiva – sottolinea il presidente Aceto –  si è aggiunto un eccesso di pioggia, quindi  il calo produttivo prevedibilmente si aggirerà intorno al 50%.  Un danno economico – aggiunge – rilevante che potrebbe far lievitare l’importazione di olio extracomunitario che, sbucando dalle nebbie, diventa  magicamente, solo sulla carta, olio calabrese e Italiano. Il nostro impegno – conclude – è di potenziare la filiera puntando sempre di più sulla qualità: extravergine e biologico.  In Calabria l’olivicoltura può contare sull’olio  extravergine con 3 DOP e l’IGP Calabria, su di un patrimonio di cultivar che rappresenta un vasto tesoro di biodiversità. Durante il seminario sull’olivicoltura è previsto anche l’assaggio di alcuni campioni di olio extra vergine della corrente annata di produzione».

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