Ad un anno dall’apertura delle offerte il Comune di Lamezia Terme prende una decisione sulla gestione degli impianti sportivi: si annulla tutto

Se si ci aspettava sotto l'albero di Natale di trovare la riapertura degli impianti, il Comune ha deciso invece di regalare alla città un nuovo ostacolo burocratico.

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    Ad un anno dall’apertura delle buste per la gara scaduta ad ottobre 2017, il Comune di Lamezia Terme prende una decisione sulla gestione degli impianti sportivi: si annulla tutto.
    Nella determina del 7 dicembre pubblicata oggi si prende atto che lo scorso anno «a seguito dell’espletamento delle procedure concorsuali è risultato che per gli impianti sportivi Stadio comunale Gianni Riga, Campo sportivo Fronti non è pervenuta nessuna offerta, mentre per lo stadio Guido D’Ippolito il Campo sportivo Provenzano, Palestra Don Saverio Gatti le relative procedure di gara sono andate deserte», ma non per mancanza di offerte quanto per «carenze nella documentazione amministrativa, dichiarando nel contempo che i relativi procedimenti erano da ritenersi conclusi, demandando al dirigente del settore competente tutti i conseguenziali adempimenti gestionali». 
    Si era arrivati così alla proroga delle gestione, per impianti con offerte (Campo Sportivo Gianni Renda, PalaSparti, Palestra Gatti e Palestra Savutano) e quelli senza offerte, fino al giugno 2018, ed oggi la nuova tappa prevede un reset di tutta la procedura, accorgendosi ora che nel bando della gestione dei 3 parchi urbani (ovvero a 4 mesi dall’apertura delle buste dei 2 candidati al bando) è compreso anche il campo polivalente “Gagliardi” che compariva sia tra i beni assegnabili nel bando degli impianti sportivi (ricevendo un contributo di gestione) che tra quelli da cui ottenere profitto per la gestione dei parchi (senza contributi comunali specifici). Con l’odierna determina si decide di revocare le indicazioni, procastinando ulteriormente l’apertura di una struttura che sarebbe di vitale importanza per gli allenamenti delle società sportive indoor.
    L’annullamento del bando viene giustificato considerando «il lasso di tempo intercorso (particolarmente lungo – circa 14 mesi) dalla indizione della relativa procedura di gara, per cui non vengono ritenuti più attuali gli atti di gara che necessitano sicuramente di una nuova valutazione amministrativa e di merito sulla base anche dei mutati interessi pubblici in esame», rifacendosi anche al comma 361 della Legge di Bilancio 2018 che «ha stabilito che gli Enti Locali garantiscono l’uso degli impianti sportivi in via preferenziale alle associazioni sportive ed alle società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, determinando una distinzione da altri soggetti che svolgono attività sportiva in forma professionistica o semi professionistica».
    Anche se a partecipare erano e continuano ad essere solo società sportive dilettantistiche, secondo il Comune esiste «un interesse pubblico concreto ed attuale, che, allo stato, è certamente superiore a quello degli operatori economici partecipanti alla gara», senza però specificare in che termini e tempi saranno liberati gli impegni finanziari delle società presentati per partecipare al bando, né come si gestirà questa fase di vacatio gestionale (al netto della chiusura degli impianti).
    Nonostante il tema degli impianti sportivi sia stato caldo e di attualità per tutto il 2018, curiosamente il presidente della terna commissariale, Alecci, avrebbe già dichiarato annullato l’iter in sospeso durante vari incontri con esponenti istituzionali, ma l’indicazione secondo la determina è arrivata solo il 31 ottobre, con atto ufficiale ora a metà dicembre. 
    Se si ci aspettava sotto l’albero di Natale di trovare la riapertura degli impianti, il Comune ha deciso invece di regalare alla città un nuovo ostacolo burocratico per tutto lo sport lametino e relativi mancati introiti per la città.
    Gi.Ga. 

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