Si è tenuta nella Cittadella regionale a Catanzaro la prima edizione della Giornata sulla memoria fotografica della Calabria

Ad un anno dalla scomparsa di Antonio Panzarella, docente di scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Roma, esperto di fotografia, teatro e organizzazione di numerose attività culturali tra cui anche le stagioni di prosa lametine. 

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    Si è tenuta nella Cittadella regionale a Catanzaro la prima edizione della Giornata sulla memoria fotografica della Calabria, ad un anno dalla scomparsa di Antonio Panzarella, docente di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Roma, esperto di fotografia, teatro e organizzazione di numerose attività culturali tra cui anche le stagioni di prosa lametine. 
    «Un atto dovuto – ha dichiarato l’Assessore regionale alla Cultura Maria Francesa Corigliano – verso un grande calabrese che ha saputo tracciare un percorso di conoscenza della nostra storia e ha saputo indicare ad altri qualcosa non direttamente visibile, rendendo partecipe un’intera comunità. La Regione non intende – ha aggiunto – disperdere tale patrimonio ma vuole renderlo il più possibile fruibile alle nuove generazioni. C’è sempre un dovere della memoria, in questo caso però è un dovere sociale di condivisione nei confronti di chi ha dato dignità ai luoghi e alla storia della Calabria». 
    La giornata è stata introdotta da Elia Panzarella, Presidente della Fondazione “Archivio storico fotografico della Calabria” che ha ringraziato il Presidente Oliverio per l’attenzione che ha mostrato in questi anni nelle politiche di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di Antonio Panzarella, curatore, tra l’altro, della prima mostra nella Sala Museo della Cittadella sulla storia della fotografia in Calabria. Anche per questo il Presidente Oliverio ha voluto ospitare una giornata di confronto tra operatori culturali sulla memoria fotografica della Calabria. Diverse le testimonianze che si sono alternate durante l’iniziativa. Sono stati proiettati inoltre alcuni filmati come il video “Le vite ritrovate” sul sisma in Calabria del 1905

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