La Provincia concede per 9 anni i parcheggi del Carlei per l’attiguo palasport al Comune, il quale però avrà diversi lavori da fare

Nei costi del piano di gestione del Palazzetto dello Sport prevista una spesa per la manutenzione dell’area in concessione pari a  30.000 euro annui

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    Sulla carta dovrebbero essere conclusi tra circa una settimana, ovvero il 20 dicembre, dal vivo i lavori per il nuovo palasport da 3.500 posti (espandibili ritraendo le tribunette fino a 5.000 a seconda delle attività previste) alla fine di via del Progresso sono ancora un cantiere aperto con in fase di costruzione l’intelaiatura su cui dovrà essere montata la copertura innovativa che nel progetto era presentata come «struttura reticolare, con elementi in acciaio molto sottili e una tripla membrana esterna traslucida costituita da 900 palloni pressurizzati di teflon E.T.F.E, pensata per ricevere una ventilazione naturale continua, sfruttando i venti dominanti e che permette all’edificio stesso, grazie alla sua trasparenza, di cambiare costantemente il proprio aspetto seguendo il mutamento della luce diurna e della luce notturna».
    Già a dicembre 2016 il Comune di Lamezia Terme aveva chiesto alla Provincia l’uso dei parcheggi dell’attiguo stadio Carlei (da anni inutilizzato ed abbandonato, con negli ultimi mesi anche la scomparsa dei cancelli perimetrali), specificando che «per la migliore fruibilità della struttura sportiva ed accesso dalla strada provinciale SP170/1, parallela alla strada statale 280 Due Mari» fosse necessario richiedere «l’utilizzo dell’area confinante parcheggio, di proprietà della Provincia di Catanzaro, al fine di realizzare un accesso funzionale e più sicuro dalla strada complanare e per garantire una migliore sistemazione dei parcheggi».
    Il 20 gennaio 2017 è stato effettuato un sopralluogo congiunto tra i tecnici della Provincia e la direzione lavori pro tempore del Palazzetto dello Sport, ma solo il 27 luglio 2018 si è arrivati ad una bozza di accordo nel quale al Comune viene indicato di «occuparsi della gestione e manutenzione dell’area in concessione (quindi vigilanza e controllo, rilascio di eventuali concessioni per uso di attività connesse alle manifestazioni sportive, la manutenzione ordinaria e straordinaria) predisponendo gli atti necessari per l’utilizzo in comodato d’uso per 9 anni, rinnovabili alla scadenza (in caso contrario, entro i 6 mesi antecedenti, l’ente intermedio dovrà dare comunicazione al Comune che dovrà ripristinare lo stato originario dei luoghi, nb)», con nei costi del piano di gestione del Palazzetto dello Sport una spesa per la manutenzione dell’area in concessione pari a  30.000 euro annui, con quindi una prima indicazione per le linee guida con cui predisporre un bando di gestione dell’impianto (non è escluso già dall’accordo la possibilità di parcheggi a pagamento, attività di ristorazione ambulanti, etc).  Gli stessi parcheggi, però, sebbene assegnati a chi gestirà il palasport rimaranno a disposizione della Provincia in caso di eventi all’interno dello stadio Carlei (ipotesi ad oggi lontana visto lo stato di abbandono in cui versa l’area).
    Nell’accordo, inoltre, al Comune spetteranno altre spese (già previste nel piano triennale delle opere pubbliche come lavori alla viabilità da finanziare ipotizzando di usare la parte di finanziamento originariamente risparmiata con i ribassi d’asta) per:

    • eliminazione del mini autodromo;
    • accesso separato per automezzi di soccorso;
    • ingresso Palazzetto dello sport con strada di servizio;
    • ingresso parcheggio stadio complanare;
    • attraversamento della condotta fognatura con aggancio al pozzetto già realizzato per il Carlei;
    • recupero e ripristino del locale biglietteria.

    La concessione alla fine quindi sarà gratuita fino ad un certo punto per il Comune, che se non dovrà corrispondere nulla alla Provincia si trova a dover effettuare servizi e lavori che se lo stadio Carlei fosse in attività sarebbero già garantiti, prevedendo però parimenti di usare la sola complanare come viabilità di accesso senza dover passare dai terreni (di proprietà della Icom) che separano il cantiere da via del Progresso. 
    Altro aspetto non secondario è la lentezza comunale: se nella prima seduta utile del consiglio provinciale eletto a fine ottobre, ovvero il 14 novembre, l’ente intermedio ha approvato la convenzione, la terna commissariale ha atteso un ulteriore mese (ovvero l’11 dicembre) per fare altrettanto, ma il calendario comincia ad avere meno pagine rispetto alla deadline del 31 marzo 2019 con cui tutta l’opera dovrà essere completata e collaudata essendo stata finanziata da fondi Pisu.
    Gi.Ga.

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