Allenamenti in guanti, sciarpa, giaccone e capellino per la Conad Lamezia a San Pietro a Maida

Vestiti adatti ad una gita in montagna più che ad un allenamento di volley, ma i 7 gradi percepiti all'interno della struttura dell'hinterland lametino imponevano un “dress code” di tale tipo.

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    Non solo a distanza di diversi chilometri da Lamezia, ma anche con nuovi disagi proseguono gli allenamenti della Conad Lamezia a San Pietro a Maida, struttura usata anche da altre squadre lametine (sia maggiori che settore giovanile) viste le porte serrate dalle interpretazioni burocratiche di via Perugini.
    Specchio di tale situazione è anche il post sulla pagine facebook della società, con atleti in guanti, sciarpa, giaccone e capellino adatti ad una gita in montagna più che ad un allenamento di volley, ma i 7 gradi percepiti all’interno della struttura dell’hinterland lametino imponevano un “dress code” di tale tipo.
    Fuori da ogni discorso prossimo l’uso del costruendo palasport alla fine di via del Progresso, la soluzione sarebbe quella di riaprire, almeno per gli allenamenti, il Palasparti, ma i “vicini di casa” di via Perugini hanno fino ad oggi o taciuto o emesso atti amministrativi che procrastinavano ogni soluzione. A fine mese l’ordinanza di chiusura al pubblico del palazzetto, divenuta da luglio chiusura per tutti, compirà il primo anno di vita nonostante i lavori appaltati a settembre e completati in poche settimane siano ormai stati archiviati. Rimane il problema del bottone per i pannelli solari (legato però al certificato di prevenzione incendi per aprire le porte al pubblico, non all’agibilità strutturale) e quello di chi dovrà aprire fisicamente e gestire l’impianto di via Marconi, ma collaborazione dal Comune in questo 2018 non c’è stata in nessun ambito. Strutture chiuse fino a data da destinarsi diventa un leit motiv in più ambiti.
    g.g.

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