Pallamano serie B, l’Atletico Lamezia perde 24-28 contro l’Endas Capua

Continua la serie negativa per l’Atletico Lamezia, in una partita che sembrava poter essere alla pari, ma in cui alla fine è prevalsa l’esperienza dei campani

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    Continua la serie negativa per l’Atletico Lamezia, in una partita che sembrava poter essere alla pari, ma in cui alla fine è prevalsa l’esperienza dei campani del Capua.
    Mister Frontera schiera Villella (K), Ferraiuolo, Ienuso, Sgrò, Scali, Burgio e Delfino, con assente Grilletto, ed è la squadra di casa (anche se si continua a giocare a Vibo Valentia) che va subito in vantaggio con Ferraiuolo, che parte da ala sinistra.
    Dopo due attacchi falliti da entrambe le parti, Ferraiuolo raddoppia, con un rapido contropiede innescato da Delfino.
    Il primo goal del Capua non tarda ad arrivare, in un’azione un po’ rocambolesca, un tiro dal centro beffa il portiere Villella. Ienuso riporta a + 2 i nerogialli, che subiscono subito la risposta dei Campani, in maglia azzurra, i quali con un break di 2 arrivano al pareggio.
    Dopo 5 minuti di gara il risultato è di 3 pari e la partita si mantiene equilibrata, con l’Atletico Lamezia che va sempre in vantaggio per primo.
    Sul 4-3 i Lametini hanno la possibilità di allungare su rigore: Ferraiuolo colpisce il palo e dopo aver recuperato palla, a terra, viene trattenuto per una gamba da un avversario. Gli arbitri non vedono e concedono la palla al Capua per palla trattenuta. Al pareggio degli azzurri risponde Delfino con un gol dall’ala destra.
    Le azioni successive sono caratterizzate da palle perse e ripartenze da entrambe le parti, con conclusioni parate e tiri fuori. È il Capua a sbloccare per primo la situazione di stallo con 2 gol, che portano i campani in vantaggio per la prima volta.
    A 6 minuti dalla fine del primo tempo, sul parziale di 8-10, Ferraiuolo colpisce la traversa e i Capuani ne approfittano per allungare. I Lametini hanno il solito black out, la partita ora è nervosa ed è frammentata dai falli. 
    Con un break di 6 goal i Campani si portano a 8-15, dopo un gol per parte, il primo parziale si chiude 9-16.
    Il secondo tempo parte con un nuovo gol del Capua, che si porta al suo massimo vantaggio, +8. Il portiere campano si mette in mostra su un tiro di Ienuso, a cui risponde una deviazione di Villella. Scali e Ferraiuolo accorciano il gap, ma l’Endas continua a giocare a ritmi elevati piazzando tiri precisi e angolati.
    Tanti i contropiedi e le ripartenze del Capua che, con giocatori esperti e veloci, mantiene sempre il vantaggio. Troppi gli errori in attacco dei Lametini, che perdono chiare occasioni da rete, non riuscendo quindi a recuperare.
    A 9 minuti dalla fine della partita, sul 19-24, Frontera chiama il time out e prova la carta delle forze fresche. Ciriano è il primo under17 ad entrare in campo in questo match e si mette subito in mostra con un tiro parato. Entrano anche Caligiuri, Sgrò G. e Businelli in porta.
    A pochi minuti dalla fine, dopo una bella parata del giovane portiere dell’Atletico, un’azione veloce porta Ienuso davanti alla porta avversaria, ma non riesce a concludere, facendosi male e perdendo palla. Non c’è fallo, la ripartenza del Capua può far male, ma Businelli ci mette una pezza.
    Non rimane molto tempo per recuperare lo svantaggio; i Calabresi non demordono e le doppiette di Ferraiuolo e Mercuri portano il punteggio a 23-28.
    L’ultimo gol, allo scadere del tempo, è di Manuel Ferraiuolo: il suo tiro dai sette metri della propria metà campo scavalca il portiere e finisce in rete.
    «Abbiamo affrontato una squadra più forte sotto tutti i punti di vista e abbiamo perso per l’inesperienza. Sono uscito dal campo molto arrabbiato perché abbiamo pagato a caro prezzo ogni errore», commenta il tecnico dei lametini, «giocare alla pari per 15 minuti nel primo tempo e per 15 minuti nel secondo, contro una squadra di qualità, ci lascia soddisfatti ma anche molta rabbia. Non è mia abitudine protestare con i direttori di gara e rispetto il loro operato, perché fanno parte del gioco e come sbagliano i giocatori, gli allenatori, possono sbagliare anche loro. La direzione di gara, però, ha reso la partita molto nervosa. Penso che probabilmente avremmo perso, soprattutto a causa dei nostri errori, dei quali mi assumo tutte le responsabilità, ma lo spettacolo ne è risultato danneggiato».
    Frontera nell’analisi rimarca come «siamo partiti con la giusta grinta per poi cadere ingenuamente nelle trappole mentali e tecniche che temevo a inizio partita. Tutti dobbiamo puntare alla crescita, perché amiamo questo sport e partecipiamo per passione, facendo enormi sacrifici. A volte non ci rendiamo conto dei salti mortali e delle difficoltà che fronteggiano le squadre per partecipare a questi campionati, spesso autofinanziati o senza strutture. La società sta lavorando sodo e i ragazzi hanno risposto con una bella reazione dopo la sconfitta di Crotone; hanno dato il massimo e sono convinto che faremo tesoro dei nostri errori e riusciremo a migliorare».

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