Da Lady Gaga alla trap: filosofia e musica nel nuovo millennio presentata dal Alessandro Alfieri

Lectio che terrà ai giovani studenti del Liceo Scientifico “Galilei” di Lamezia Terme domani alle 16, all’interno della ricca rassegna del “Festival della Scienza”

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    «Può la riflessione filosofica indagare i fenomeni di successo della cultura di massa e della pop culture? Quali le categorie di gusto che oggi caratterizzano i prodotti della popular music?» Queste le domande a cui risponderà Alessandro Alfieri durante la lectio che terrà ai giovani studenti del Liceo Scientifico “Galilei” di Lamezia Terme domani alle 16, all’interno della ricca rassegna del “Festival della Scienza”
    Alfieri, filosofo e docente di Teoria e Metodo dei Mass Media presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, è ospite fisso del Popsophia – “Festival del Contemporaneo” di Macerata e del canale Rai-Filosofia, oltre che autore di numerosi libri di successo tra cui: “Vasco, il Male. Il trionfo della logica dell’identico” e “Lady Gaga. La seduzione del mostro. Arte, estetica e fashion nell’immaginario videomusicale pop”. 
    Alfieri, partendo dall’analisi delle modalità espressive e performative di alcune delle star musicali nazionali e internazionali più in voga dell’attuale orizzonte massmediale, traccerà al vasto uditorio giovanile, tutta una serie di implicazioni di ordine sociologico e antropologico, per comprendere l’incisività e l’impatto sull’immaginario odierno dei nuovi “miti” del terzo millennio.
    «Ascoltare “filosoficamente” – secondo Alfieri- significa cogliere i significati profondi di ciò che si ascolta. Un ascolto sano presuppone l’analisi gelida dell’oggetto e la soddisfazione di poter ascoltare ciò che ascoltano gli altri godendo dei medesimi prodotti, ma con una maggiore consapevolezza concettuale e tecnica».
    L’incontro sarà aperto dai saluti della Dirigente, Teresa Goffredo, e dalla docente di filosofia del Liceo Miriam Rocca, secondo cui «lo sguardo “filosofico” ai fenomeni pop e trap del momento serve a stimolare nelle giovani generazioni un’attenzione critica su quello che può essere il mercato della musica, su ciò che può essere considerato frutto di sperimentazione musicale e quello che invece è frutto di una politica commerciale che influenza gusti e prodotti».
     

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