I Partigiani della Scuola Pubblica tornano a puntare il dito contro l’Ipssar di Lamezia Terme

Calo delle iscrizioni nella scuola che durante il quinquennio dell’incarico della DS ha segnato un calo di iscritti pari a 150 unità, con la perdita di ben 5 cattedre

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    I Partigiani della Scuola Pubblica tornano a puntare il dito contro l’Ipssar di Lamezia Terme «in quanto la Dirigente, già assurta agli onori della cronaca per un’assegnazione illegittima di cattedra ad una docente di diritto e per quell’episodio definitivamente soccombente legalmente, attacca ora sindacato ed rsu», lamentando poi «l’allarmante calo delle iscrizioni nella scuola che durante il quinquennio dell’incarico della DS ha segnato un calo di iscritti pari a 150 unità, con la perdita di ben 5 cattedre, uno dei peggiori dati della provincia di Catanzaro». 
    Nello specifico si contesta che «nello scorso anno scolastico, in occasione delle elezioni delle RSU, il Coordinatore regionale della Gilda-Unams, Tindiglia era costretto ad inviare alla DS una missiva in cui la esortava al rispetto della normativa in materia e ricordandole la natura “endosindacale” delle elezioni RSU, concludeva scrivendo che ove “si dovessero accertare ingerenze da parte della SV (in riscontro di alcune voci pervenute), sarà mia cura tutelare l’organizzazione sindacale che rappresento nei luoghi e con le norme di legge consentite”. Orbene, la DS sporgeva querela lamentando di essere stata calunniata e diffamata dal prof. Tindiglia e persino dalla Rsu prof.ssa Riommi per il solo fatto di avere affisso la missiva all’albo sindacale come espressamente richiesto dello stesso coordinatore». 
    La vicenda dal punto di vista legale si ferma quasi subito, «attraverso una prima archiviazione ad opera del Pubblico Ministero, Emanuela Costa, che ha sottolineato il carattere di esercizio di un diritto di critica sindacale nel comportamento del Responsabile Gilda e della Rsu trattandosi, relativamente alle parole adoperate, di “semplici affermazioni, prive di contenuto diffamatorio, apparendo le stesse volte, esclusivamente, a tutelare l’organizzazione sindacale da loro rappresentata, nelle elezioni RSU” ritenendo, quindi, infondata la notizia di reato; e con una seconda, e definitiva, archiviazione, a seguito di opposizione da parte della DS, ad opera del Giudice delle Indagini Preliminari, Emma Sonni, che il 20 dicembre 2018 nello stabilire che non ricorrono ipotesi di reato ha nuovamente posto l’accento sull’esercizio del diritto di critica sindacale».
    Altri problemi il sindacato scolastico li evidenzia in rapporti tesi tra direttrice e docente, con la cattedra di quest’ultima poi non confermata. 

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