«Proroga di un mese dei contratti a tempo determinato un avvilente palliativo. I reparti di degenza scoppiano, sono sotto organico soprattutto nei presidi di Lamezia, Soveria Mannelli e Soverato»

Approvato il contratto integrativo 2018 i sindacati Cgil-Fials-Nursind esprimono soddisfazione per la firma del contratto integrativo con adeguamento contrattuale sull’indennità accessorie

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    Approvato il contratto integrativo 2018 i sindacati Cgil-Fials-Nursind esprimono «soddisfazione per la firma del contratto integrativo con adeguamento contrattuale sull’indennità accessorie che garantisce il riconoscimento di vario tipo dell’Asp di Catanzaro», reputando che «finalmente molti operatori sanitari, tra i quali tanti infermieri, riceveranno quella “benedetta” fascia retributiva che ormai aspettavano da anni. Gli orari di lavoro per i dipendenti saranno uguali in tutti i presidi ospedalieri e territoriali. Sarà regolarizzata la mobilità interna del personale, la progressione di carriera con criteri univoci: fasce di appartenenza, anzianità di servizio regolamentati con aspetti, sia di natura economica che giuridica».
    I sindacati firmatari rimarcano che «tale strumento di piattaforma contrattuale decentrata, fortemente voluta, consentirà la valorizzazione economica e professionale di molti lavoratori che da anni sono chiamati a continui sacrifici e a subire privazioni. L’ostinazione dei sindacati, che senza proclami o minacce alla luna, e con la corretta mediazione del Direttore Generale Giuseppe Giuliano quasi sempre da solo, ha determinato questo obiettivo nonostante i tanti cavilli burocratici, le sorprese di alcuni dirigenti che non si presentavano agli incontri e i continui rinvii estenuanti. A tal proposito ci riserviamo di approfondire le eventuali responsabilità che rasentano gli estremi di comportamento antisindacale».
    Rimangono però degli aspetti da chiarire e migliorare «da parte di alcuni Dirigenti nonostante gli accordi presi e verbalizzati in contrattazione. Risposte per tutto il personale del comparto sanità come per il ritardo degli aspetti economici, crescita, reclutamento ordinario del personale sanitario in comando presso la Regione, sostituzioni di personale effettuati in ritardo, proroghe dei contratti a tempo determinato alle calende greche, mancate assunzioni da graduatorie con personale che si rivolge ad altre aziende non avendo risposte certe da noi, mancata mobilità interna».
    I sindacati mettono così in guardia sul «dopo accordo, in quanto troppo spesso in Italia/Calabria vengono scritte leggi e contratti che poi non verranno applicati» il che comporterà «la creazione di problematiche all’organizzazione del lavoro che continuerà a mietere vittime sui posti di lavoro e che inevitabilmente andrà ad incidere sulla qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, sugli standard dei servizi che quei posti di lavoro assicurano», invitando il direttore generale ad intraprendere ogni azione consentita contro coloro i quali «hanno creato i vari ritardati nei pagamenti con conseguenti contenziosi legali,  i mancati pagamenti dello straordinario, delle prestazioni aggiuntive, delle indennità contrattuali effettuate negli anni 2016/17/18, delle pronte disponibilità previsti dal CCNL e dal CIA(Contratto Integrativo Aziendale) e l’ultimo  provvedimento inopportuno di  proroga il 16 dicembre dei contratti a tempo determinato in scadenza dell’Asp il 31 dicembre 2018 a gennaio 2019, solo per un mese che non risolverà il problema della grave carenza di personale in Pneumologia, Blocco Operatorio, Urologia, Chirurgia, Pronto Soccorso di tutti i tre Presidi Ospedalieri e ancora SPDC, Rianimazione, Fibrosi Cistica e Ortopedia». 
    Per i 3 sindacati si è davanti ad «un avvilente palliativo. I reparti di degenza scoppiano, sono sotto organico soprattutto nei presidi di Lamezia, Soveria Mannelli e Soverato. Il personale è stremato e frustrato per il continuo e perdurare demansionamento, deve supplire per rendere vivibili e dignitosi i reparti sotto il profilo assistenziale e sanitario con alti livelli di stress e con compromissione dei LEA. Questa proroga lampo dei contratti conferma la mancanza di una programmazione per rilanciare e concludere le procedure di selezione iniziate e mai definite come la mobilità regionale ed extraregionale di cui hanno fatto seguito incomprensibili rinunce a prescindere del rilascio dei nulla osta».
    Tra i prossimi obiettivi richiesti «chiudere definitivamente il reclutamento del personale precario (A, B, C , D,DSS) gli incarichi di  Coordinamenti Sanitari e quelli delle Posizioni Organizzative, l’immediata esigibilità dei buoni pasto dell’anno 2018, la definizione del fabbisogno del personale atteso da parecchi anni dalle organizzazioni sindacali con formula concertata con le scriventi secondo la tipologia assistenziale strutture complesse/semplice per le stesse per una ridistribuzione del personale in rapporto ai carichi di lavoro al fine di ripristinare condizioni lavorative ottimali in tutti i reparti; e per ultimo, l’inserimento di un numero adeguato di personale con mansioni di Operatore Socio Sanitario e Ausiliario specializzato per mantenere condizioni igieniche adeguate e qualità assistenziale di tipo alberghiera con adozioni di opportuni provvedimenti, per quanto mai opportun ravvedimento operoso».

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