Operazione Reventinum, fermate 12 persone ritenute appartenenti alle cosche Scalise e Mezzatesta (VIDEO)

Ai sodali destinatari del fermo sono contestai una serie di reati nell’ambito di una vera e propria faida scaturita per la supremazia del controllo dell’area montana della provincia.

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    Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro e Reparti speciali sono impegnati nella provincia di Catanzaro ed in alcune località del nord Italia in una vasta operazione – denominata ‘Reventinum’ – per l’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto per associazione di tipo mafioso ed altro nei confronti di 12 persone ritenute appartenenti a due contrapposte cosche di ‘ndrangheta, quella degli Scalise e dei Mezzatesta, attive nell’area montana del Reventino.
    Lo rende noto in un comunicato il Comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, sottolineando che sono contestualmente in corso numerose perquisizioni. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri. Ai sodali destinatari del fermo sono contestai una serie di reati nell’ambito di una vera e propria faida scaturita per la supremazia del controllo dell’area montana della provincia.
    Alcuni fermati nell’operazione “Reventinum” coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri del Comando provinciale sono accusati anche di violenza privata e sequestro di persona dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso in un agguato il 9 agosto 2016 a Lamezia Terme.

    Nel video le notifiche effettuate nella zona di Decollatura

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