Per D’Ippolito «Comune incapace di prendere qualunque decisione»

Per il pentastellato la soluzione sarebbe stata l'acquisto di 10 termoconvertitori per l'istituto Maggiore Perri

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    Anche se il problema dei riscaldamenti non adeguati accomuna più scuole lametine, ma non solo (essendo disagio avvertito anche in tanti altri comuni non solo del lametino, come anche a Catanzaro e finanche nei tribunali calabresi come quello di Vibo), il parlamentare pentastellato Giuseppe D’Ippolito si è concentrato direttamente su un’unica scuola, l’istituto comprensivo Perri-Pitagora, contestando «la grave disorganizzazione del Comune di Lamezia Terme. Lo scorso 19 dicembre il Comune ha ricevuto la segnalazione di un guasto all’impianto di riscaldamento, una perdita d’acqua non individuata né risolta durante le festività natalizie. Al ritorno dalle vacanze gli alunni hanno trovato le aule gelate, per cui la scuola ha investito di nuovo il municipio, da cui è giunta una soluzione risibile, cioè il riempimento del circuito dei termosifoni ogni 2 ore, che serve soltanto ad alleviare il disagio degli scolari». 
    D’Ippolito cita il finanziamento di 4 milioni di euro «per adeguarlo alla normativa antisismica, ma ad oggi il Comune non ha voluto concordare con la dirigenza scolastica l’inizio dei lavori né a questa ha chiarito gli interventi previsti nel progetto. Rammento che la scuola deve garantire la continuità didattica, aspetto che non preoccupa i sempre distratti commissari e uffici municipali», anche se ad oggi c’è l’annuncio, il documento, ma non l’affidamento dei lavori.
    «All’istituto Perri-Pitagora – riferisce il parlamentare 5stelle – sono 10 le aule rimaste al freddo. Problema analogo si registra in altre scuole di Lamezia Terme, nello specifico a causa del consueto attendismo della Provincia di Catanzaro, guidata dall’assente Sergio Abramo. Per il Perri-Pitagora – osserva D’Ippolito – il Comune lametino avrebbe potuto e potrebbe accogliere il suggerimento della preside di comprare 10 termoconvettori, evitando scavi insensati alla ricerca della perdita in atto, anche perché dovranno iniziare per forza i lavori già finanziati». Secondo D’Ippolito il Comune sarebbe «incapace di prendere qualunque decisione. Ciò benché, peraltro, l’ultima legge di Stabilità consenta di spendere fino a 150.000 euro senza gara e malgrado contempli ulteriori fondi per Lamezia Terme e un’apertura di credito per i Comuni, come il nostro, sciolti per infiltrazioni».
    Anche in questo caso nessun accenno al contratto per la manutenzione degli impianti di riscaldamento degli immobili comunali rinnovato a dicembre, con gara per il nuovo appalto ancora in itere, ma è anche vero che il pentastellato aveva dato per certa la rimozione dell’attuale terna commissariale per Natale, mentre Alecci, Fusaro e Colosimo son ancora in servizio a turni in via Perugini.

    g.g.
     

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