Anche Piccioni sollecita la Sacal per risolvere la stabilizzazione dei precari

Buon auspicio la riapertura del tavolo con i sindacati 

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    In merito agli stagionali e precari Sacal Rosario Piccioni auspica «che la riapertura del dialogo coinvolga anche le altre forze sindacali riconosciute, convocate ma non presenti al tavolo di ieri, perché si possa definire insieme una soluzione a tutela di tutti i lavoratori stagionali dell’aeroporto. L’incontro di ieri, che segna la ripresa del dialogo dopo la rottura delle trattative a dicembre, è la dimostrazione che, più che alzare la voce o la logica del muro contro muro, è necessario proseguire con uno spirito di dialogo costruttivo, nell’interesse prioritario dei lavoratori precari, che devono essere tutelati e garantiti nei loro diritti acquisiti».
    Secondo l’ex consigliere comunale «è evidente che siamo di fronte a una situazione delicata, come lo è qualsiasi situazione in cui siano in ballo i diritti e le tutele fondamentali del mondo del lavoro. Accanto all’importante ruolo che stanno svolgendo il direttore generale Farabbi e il responsabile personale Falvo, che hanno dato un contributo determinante alla riapertura del tavolo con le forze sindacali, appare però necessario in questa fase che anche la governance della società, a partire proprio dal presidente De Felice, faccia sentire la sua voce. De Felice e il cda non possono liquidare la vicenda e delegare come se si trattasse di una fredda e arida pratica burocratica. Di fronte ci sono persone in carne ed ossa con alle spalle famiglie che ormai da tempo vivono nella precarietà e che vivono con ansia e preoccupazione il futuro. Il presidente De Felice ha il dovere e l’obbligo morale di incontrare i lavoratori e dire chiaramente quale è la posizione della società».
    Piccioni si unisce «all’appello dei sindacati perché al più presto il presidente De Felice e i vertici della Sacal incontrino le forze sindacali e i lavoratori, per chiarire quali azioni la società vuole portare avanti per la stabilizzazione degli stagionali. Il nostro punto fermo resta la stabilizzazione dei lavoratori precari che da anni operano nel nostro aeroporto! Non è ammissibile qualsiasi altra soluzione che non riconosca il lavoro svolto in questi anni o che alimenti ancor più precariato e incertezza».

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