Ancora nessuna proroga richiesta dalla terna commissariale, ma neanche chiarezza sui tempi e modi di soluzione dei problemi amministrativi

Domani prenderà servizio un nuovo sovrafunzionario Andrea Gattuso, Funzionario in servizio presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, lavorerà però in via Perugini per 6 mesi e per complessive 18 ore settimanali

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Potrebbe essere, come lo scorso anno, forse l’unica conferenza stampa organizzata dal Comune di Lamezia Terme all’interno dell’anno solare (escluse quelle organizzate nella Sala Napolitano ma da altri), ed il bilancio delle attività effettuate nel 2018 dalla polizia locale diretta da Salvatore Zucco è diventata occasione per ottenere qualche risposta da 2 dei 3 componenti della terna commissariale, anche se le principali novità alla fine son 2: ancora nessuna richiesta di proroga è stata avanzata rispetto alla scadenza di giugno; bocciata la via dei dirigenti richiesti, si continuerà con i sovrafunzionari che poco hanno portato come beneficio alla macchina comunale.
    Si mantiene come leit motiv quello dei problemi di organico che difficilmente potranno essere risolti da qui a breve, dati i problemi di bilancio e di rispetto delle normative da parte di via Perugini. Sugli altri problemi esistenti non c’è alcun canale di confronto o chiarimento, se non gli atti amministrativi (quando pubblicati, e non semplicemente annunciati via mail ai diretti interessati) o qualche sporadica dichiarazione pubblica da parte dei commissari senza possibilità di replica.
    Il presidente della terna commissariale, Francesco Alecci, affiancato dal componente Rosario Fusaro, ricorda come «già lo scorso anno c’erano problemi di organico, ora ulteriormente aggravato con nuovi pensionamenti, ma l’amministrazione comunale  non è riuscita a far si che il piano del fabbisogno, ed eventuali assunzioni, possa essere stato portato a compimento».
    Alecci lamenta assenze e mancanze altrui, riferendosi probabilmente alle “porte girevoli” dei segretari generali alternatisi e ai solo 3 dirigenti in organico, ma non dice che motivo delle richieste bocciate dalla commissione ministeriale è stato anche l’aver approvato in ritardo i bilanci nel 2018, rimarcando che i risultati ottenuti dalla polizia locale «vadano valutati nell’ottica di queste mancanze» e non nascondendo come «i problemi esistenti abbiano portato i dipendenti, anche della polizia locale, a protestare ed esercitare anche il diritto allo sciopero».
    Il presidente della terna commissariale (l’unico dei 3 che presente dal lunedì al venerdì in orario di ufficio a Lamezia Terme) ribadisce che «l’assenza di alcune figure non dipende da noi, ma su di noi e la città ricadono le conseguenze», sostenendo che «bene o male, quanto di nostra competenza è stato fatto» parlando di «esperienze anche non positive di cui abbiamo fatto tesoro. Abbiamo problemi noti da 14 mesi che si reiterano non per nostra volontà», citando anche una riunione mattutina in Prefettura in merito alle occupazioni e abusivismo in città.
    Lo stesso Alecci ricorda la richiesta di 5 sovrafunzionari e non 5 dirigenti avanzata a fine novembre 2017, lamentando ora i problemi già noti di pochi dirigenti, rimarcando che la nuova richiesta di dirigenti avanzata alla Prefettura per arrivare al Ministero dell’Interno non sia stata accolta se non per altri 2 nuovi sovrafunzionari. Domani prenderà servizio un nuovo sovrafunzionario (Andrea Gattuso, Funzionario in servizio presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, lavorerà però in via Perugini per 6 mesi e per complessive 18 ore settimanali), «per il settore di ambiente, protezione civile, promozione del territorio, che però non permetterà di risolvere l’eccessivo carico di lavoro che cade su ogni dirigente» chiosa Alecci.
    Sulla mancanza di ordinanze di chiusura, o di diverse versioni, di teatri ed impianti sportivi Alecci risponde che si devono garantire tutte le norme di sicurezza e burocratiche «perché la mancanza di certificazioni non dipende da noi, da parte nostra abbiamo chiesto di sanare tutte le irregolarità ma i tempi non siamo noi a doverli dire, ma la struttura tecnica amministrativa. Che ci sia uno scollamento tra i desideri dei cittadini e la situazione esistente lo sappiamo». 
    Per impianti sportivi e culturali quindi tempi di riapertura ancora non noti, ma a questo punto anche le modalità vengono mutate: gli stadi D’Ippolito, Riga e Renda da settimana prossima potrebbero riaprire sotto i 100 spettatori (versione inedita nel 2018); per convocare la commissione per poter riaprire il Palasparti ci sono ancora degli ostacoli (non specificando però quali); per sport e cultura mancano i gestori degli impianti che saranno trovati solo dopo aver messo in regola vere o presunte irregolarità, ma nel frattempo sport e cultura dovranno ancora trovare alloggio fuori dai confini cittadini.
    Alecci è chiaro nel dire che eventuali chiarimenti potranno avvenire solo tramite l’albo pretorio con atti ufficiali, ma non sempre riguardando il 2018.

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