«Abbiamo invitato Alecci a farsi promotore di incontri pubblici sui problemi»

Ma da sabato anche l'albo pretorio risulta offline. Anche gli atti amministrativi in via Perugini vanno in silenzio stampa.

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Riprendono gli incontri con le forze politiche della terna commissariale lametina, con questo pomeriggio in visita Mdp Art1 a sentire il presidente Francesco Alecci ribadire quanto già noto in merito a strutture non concesse per mancanza di documenti, di personale assente o mancante, di distinguo tra organi di indirizzo politico in questo momento commissariati e quelli di indirizzo amministrativo che di contro non hanno linee di indirizzo e son sotto organico. Assenti analisi sulle scelte commesse al momento dell’insediamento in via Perugini, sulle conseguenze di bilanci approvati in ritardo, su mancate prese di responsabilità ed atteggiamenti diversi di fronte a medesimi problemi su strutture differenti, finanziamenti persi per errori nelle domande ed in alcuni casi per mancanta partecipazione, o il mancato riscontro di soluzioni ed ascolto dal confronto sia interno che esterno al Comune.
    Pino Greco, coordinatore regionale, specifica che «siamo stati sollecitati dalla sezione lametina per incontrare la commissione straordinaria. Abbiamo avuto un’interlocuzione franca ed aperta, Alecci ci ha esposto quali sono le difficoltà lametine con la chiusura delle strutture sportive e culturali, con problemi di accatastamenti e dirigenziali come l’assenza di un segretario generale», introducendo come altro motivo di preoccupazione lo stato del Psc: «avviata la prima parte manca la continuità per aspetti tecnici. Non deve esserci però una paralisi per quanto riguarda questo settore, avendo chiesto una piattaforma di confronto».
    Discussione che si è poi concentrata anche sui quartieri come Fronti, di problemi di accessi agli atti, con Greco a concludere parlando di «ripristinare l’agibilità democratica a Lamezia, non si può abbassare la guardia né prestarsi a strumentalizzazioni di sorta».
    Il parlamentare Nico Stumpo non nasconde che «apprezzo la franchezza con cui si è discusso dei problemi, ma la situazione è ancora più particolare data la situazione di un terzo commissariamento, e si rischia con la chiusura degli spazi culturali e sportivi di far crescere una diffidenza verso le istituzioni. Il nostro contributo è quello di aiutare di uscire da questa fase di stallo mettendoci a disposizione dei cittadini».
    Maria Antonietta De Fazio, coordinatore cittadino del partito di Bersani, spiega che «abbiamo coinvolto i nostri rappresentanti istituzionali su problematiche a noi note, nate non durante questa terna commissariale ma con radici precedenti. Non ci sorprende così l’evoluzione, ma abbiamo richiesto di non far proseguire le cose ancora in questa fase di stallo», precisando che «non vogliamo entrare nella diatriba politica sulle responsabilità, ma avviare un dialogo con prospettive diverse».
    Da par suo Arturo Bova, presidente della commissione anti Ndrangheta regionale, sottolinea che «un terzo scioglimento di certo non è un record invidiabile, ma bisogna andare avanti affrontando i problemi in una città che vuole sollevarsi dal gioco mafioso, che esiste come testimoniato dalla numerose inchieste giudiziarie».
    Il consigliere regionale per questo rimarca che «la politica in tempi di amministrazioni commissariate deve trovare dei modi per poter affermare i propri principi per distinguersi, sollevando non solo le problematiche ma anche le soluzioni. A Lamezia come in tante altre città se si parla di sanità ogni parte politica alza la voce, bisogna farlo anche su questi temi, ed a tale scopo abbiamo invitato Alecci a farsi promotore di incontri pubblici sui problemi».
    Richiesta quest’ultima che come dimostrato in questi 13 mesi di commissariamento è stata più volte respinta da Alecci, se non con sporadici incontri pubblici o dichiarazioni dopo incontri richiesti per confronti (e soluzioni intermittenti), e da sabato anche l’albo pretorio risulta offline. Anche gli atti amministrativi in via Perugini vanno in silenzio stampa.

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