Il Coordinamento Sanità 19 Marzo invita il Ministro Grillo a visitare il Giovanni Paolo II

Per verificare le potenzialità e le lacune della sanità lametina

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    Raccogliendo l’invito fatto dallo stesso Ministro Giulia Grillo tramite il suo profilo Facebook, Armando Cavaliere del Coordinamento Sanità 19 Marzo ha voluto scrivere all’esponente del Governo per chiederle di venire a visitare di persona l’ospedale Giovanni Paolo II, anche se non è improbabile che con l’arrivo delle elezioni riprendano le “processioni politiche” già viste in più occasioni negli anni passati con ben pochi risvolti positivi poi negli atti concreti.
    Si invita così in ospedale la Grillo per «rendersi conto di quanto effettivamente avrebbe da offrire ai calabresi ed al Meridione tutto, oltre che di quanto negli anni abbia perso, tanto in termini di reparti (uno fra tutti quello di Terapia Intensiva Neonatale, eccellenza riconosciuta) quanto in termini di personale medico ed infermieristico, con tutto ciò che ne è potuto derivare, con le precedenti gestioni commissariali. Le faccio presente questo, ma altrettanto importanti restano quelli montani (ad esempio Soveria Mannelli) che attraversano difficoltà di non minore importanza».
    Si sottolinea come di fianco all’ospedale sorga il campo rom di Scordovillo «all’interno del quale molte famiglie vivono in condizioni igienico-sanitarie non tollerabili e dal quale non sono mancati episodi di sollevamento fumi tossici che hanno ricoperto lo stesso nosocomio cittadino. Troverà, ancora, molte difficoltà già solo in pronto soccorso dove solamente ieri si è verificata l’ennesima aggressione – pare non di natura fisica – ai danni di sanitari in servizio. Durante gli anni – dal 2016 – abbiamo avuto modo di instaurare un rapporto continuo con il precedente direttore generale dell’Asp di Catanzaro e con gli altri attuali dirigenti, sanitario ed amministrativo, dello stesso ente ed abbiamo così modo di prendere notizia di quanto si sta facendo a livello sanitario nel Giovanni Paolo II (e fuori dai confini di questo) oltre che di sollecitare la risoluzione di alcune problematiche o questioni precedentemente portate alla loro attenzione. Stesso rapporto abbiamo cercato di instaurare con esponenti regionali e con il precedente commissario ad acta. Purtroppo, con questi ultimi, senza continuità».

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