Controlli dei Nas di Catanzaro in farmacie, parafarmacie, studi medici, poliambulatori, strutture veterinarie

Sono state controllate 26 strutture delle quali 11 hanno evidenziato violazioni a carattere penale

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    I Carabinieri del N.A.S. di Catanzaro, tra il dicembre 2018 ed il gennaio 2019, hanno intensificato l’attività di vigilanza a strutture ricadenti nell’ambito della provincia, al fine di constatare l’esatta applicazione delle norme che regolano la commercializzazione di specialità medicinali.
    I controlli hanno interessato farmacie, parafarmacie, studi medici, poliambulatori, strutture veterinarie e sono stati eseguiti in stretta collaborazione con i militari del Comando Provinciale di Catanzaro.
    Sono state controllate 26 strutture delle quali 11 hanno evidenziato violazioni a carattere penale, inoltre:

    • 12 persone sono stati deferite all’A.G.;
    • sono state sottoposte a sequestro giudiziario oltre 600 confezioni di specialità medicinali per uso umano scadute di validità e/o defustellate per le quali era già stato richiesto il rimborso al SSR per un ammontare di circa 10.000 euro;
    • è stata interessata l’autorità amministrativa (Regione Calabria e ASP di Catanzaro) per l’adozione dei provvedimenti di competenza e l’ordine dei farmacisti per quelli deontologici della categoria.

    Particolarmente interessante è stato il controllo alle parafarmacie, strutture destinate alla vendita di specialità medicinali da banco e prodotti cosmetici: in 2 di queste è stata accertata la vendita di specialità medicinali non consentite, ed i farmaci rinvenuti sono state sottoposti a sequestro anche perché molti erano già stati defustellati e richiesto il rimborso al SSR, altri invece erano scaduti di validità. I titolari sono stati segnalati all’A.G..
    Le autorità amministrative, prontamente interessate, hanno, disposto per 2 esercizi la chiusura immediata in quanto è stata ravvisata l’attivazione abusiva di una farmacia.-
    Sono stati inoltre deferiti 8 titolari di esercizio di farmacia che hanno proceduto al rimborso di specialità medicinali destinate a pazienti già deceduti, provocando un danno erariale al sistema sanitario regionale.

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