Precari Sacal, Confintesa chiede la revoca dell’accordo di domani ed invoca l’unione dei sindacati contrari

Appello ad un tavolo comune rivolto a Uil, Ugl e Usb

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Nuovo aggiornamento, con conferma di quanto già comunicato tramite comunicato stampa, da parte di Confintesa sulla stabilizzazione dei lavoratori stagionali di Sacal, con l’accordo siglato da 2 sindacati su 4 tra quelli riconosciuti dalla società per azioni contestato e sconosciuto nei dettagli. 
    Il sindacato rappresentato da Mimmo Gianturco reputa che «l’accordo non va incontro alle giuste rivendicazioni da parte dei lavoratori, ma complica ulteriormente la situazione. L’accordo prevede la rinuncia ad ogni azione legale da parte dei lavoratori dando in cambio nuovi contratti a tempo determinato, per 6 mesi, nei prossimi 2 anni. Chi ha già maturato una certa continuità di servizio ha il diritto di esercitare la precedenza da contratto nazionale di settore per essere stabilizzato, quindi l’incongruenza è l’out out posto ai lavoratori ma anche la firma che domani dovrebbe avvenire nella sede di Confindustria, basandosi su una conciliazione firmata da sindacati che non rappresentano tutti i lavoratori che andranno  a firmare».
    Gianturco contesta che gli stessi dipendenti «non hanno contezza di quanto andranno a firmare» ma che «per bisogno non possono rifiutare a priori, nonostante sia un metodo che vada in violazione a quanto previsto dalla legge, escludendo anche 5 dipendenti poiché è stato previsto un accordo solo con i lavoratori che avevano prestato servizio da prima del 2011».
    Per tali motivi il sindacato ha inviato un esposto ai vari enti coinvolti, compresi i due sindacati firmatari, per rivedere quanto dovrebbe essere firmato però domani. I particolari legali son illustrati dall’avvocato Luisa Cimino, che contesta sia i modi della trattativa, con un verbale sottoscritto l’8 febbraio ma mai inviato ai dipendenti (compresi i 20 rappresentati da Confintesa), che i tempi «andando a violare sia il decreto dignità che i dettami di altre normative sul lavoro, ma guardando solo le esigenze aziendali per garantire i servizi». Per il legale «i diritti dei lavoratori non sono tutelati ma svenduti» confidando che gli enti interpellati «possano ristabilire il corretto agire».
    Se domani la firma non dovesse avvenire non verrà meno il diritto di precedenza stando alle normative nazionali, con quindi altro problema per la società in caso di assunzioni, ma Gianturco rimarca come «la battaglia è nell’interesse dei lavoratori, quindi dispiace che Uil e Ugl abbiano scelto di voler continuare a dialogare solo tra loro, così come Usb non abbia ancora preso una posizione. Invito nuovamente gli altri 3 sindacati per sederci ad un tavolo ed intraprendere una battaglia comune».
    Rimembrando la nascita di Sacal Gh, l’ex consigliere comunale mette in luce che «la clausola di salvaguardia scade nel 2020, la proposta scade fra 2 anni, e successivamente cadrà ogni rivendicazioni possibile se non davanti ad un Giudice del Lavoro. In caso di affidamento del servizio ad un privato cambierà molto tra discutere di 100 o 150 dipendenti, aggiungendo anche che prima ci dovrà essere un bando pubblico che in quanto tale sarà aperto a tutta Italia, e non vorremmo che questo sia un escamotage per guardare alla salvaguardia degli altri 2 scali dopo i finanziamenti arrivati per Reggio Calabria».

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