Incontro sul ‘reddito di cittadinanza che verrà’ nella sede lametina dei 5 Stelle

Dopo l'approvazione del Parlamento ogni mercoledì mattina ci sarà un punto informativo nella sede grillina per verificare la documentazione da presentare a partire da marzo.

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Sul “reddito di cittadinanza che verrà” il meet up lametino 5 Stelle ha insieme al parlamentare Giuseppe D’Ippolito incontrato i cittadini questo pomeriggio nella sede che affaccia sull’isola pedonale andando oltre ai dati già noti, e riepilogati anche tramite un video 5 stelle presente anche online sul sito dedicato.
    Il deputato lametino ha rimarcato come «dopo il decreto legge il reddito di cittadinanza potrà avere delle modifiche nei due rami del parlamento, ma nella sostanza dovrebbe essere questo: non un sussidio sociale, ma un meccanismo di avvio al lavoro con centro per l’impiego e navigator che saranno garanti e controllori».
    In merito alle polemiche sorte in questi mesi D’Ippolito si dichiara «consapevole che ci sarà rischio di avere furbi tra i richiedenti, ma l’esperienza insegna che poi chi sbaglia paga, e son previste pene fino a 6 anni di carcere e restituzione dei fondi percepiti come disincentivo».
    L’incontro è stato organizzato per chiarire gli eventuali dubbi (o sottolineare come è prevista un’integrazione per chi, rispettando i criteri del reddito di cittadinanza, lavora ma guadagna meno di 780 euro mensili), ma dopo l’approvazione del Parlamento ogni mercoledì mattina ci sarà un punto informativo nella sede grillina per verificare la documentazione da presentare a partire da marzo.
    Cesare Stranges, in qualità di delegato Caf, ha illustrato i casi di esclusione come dimissioni negli ultimi 12 mesi, fondi bancari o postali superiori, disincentivando ipotesi di trasferimento di residenza per avere Isee inferiore a sé stante vano per chi ha reddito inferiore ai 2.600 euro (rimanendo così nello stato di famiglia originario).
    Il reddito ci cittadinanza sarà erogato tramite carta prepagata che avrà un platform diverso rispetto ai casi (comprendente anche una quota per pagara rata di mutuo o affitto che varierà tra i 150 e 280 euro), con però un prelievo massimo da 100 a 300 euro in base al nucleo familiare. Le domande potranno essere presentate dal 6 di ogni mese, e le card saranno attive dal 27 del mese successivo all’accettazione della domanda fino al massimo di 18 mesi (rinnovabile la richiesta). Chi assume per non meno di 5 mesi avrà sgravi contributivi fino a 780 mensili sfruttando il reddito non percepito dall’utente per i mesi non sfruttati sui 18 totali massimi.
    Angela Astorino, direttrice del centro per impiego Lamezia, invita a prestare attenzione a «presentate l’Isee per come ricalcolato quest’anno, non presentate documentazione anni passati», precisando che le domande saranno vagliate dall’Inps, poi smistate su 2 piattaforme diverse con successive verifiche dei vari enti interpellati.
    Due strade diverse saranno seguite distinguendo tra chi ha bisogno solo di lavoro, e chi invece anche di altri servizi (casa, cure, etc): nel primo caso ci sarà il dovere di sottoscrivere un patto per lavoro con centro per l’impiego; nel secondo un patto sociale con altri enti come i servizi sociali.
    Altro passaggio controverso è quello dei navigator, «figure ancora non delineate, ma crediamo che sarà un incentivo anche per arrivare alla fase dei colloqui attualmente non sempre garantiti» spiega l’Astorino.
    Varie altre sfumature, con casi specifici offerti direttamente dai cittadini presenti, hanno animato così la seconda fase dell’incontro.

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