Da area industriale a zona di protezione speciale dedita solo all’agricoltura, la proposta 5 Stelle

Interrogazione dei parlamentari Parentela e D'Ippolito per il mantimento del vincolo paesaggistico per l'area ex Sir

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    A favore del mantenimento del vincolo paesaggistico sull’area industriale lametina si schierano i parlamentari 5 Stelle Parantela e D’Ippolito, ripercorrendo la storia dell’area ex Sir (pontile ormai crollato compreso) e reputando non adeguatamente supportate le richieste di aziende già insediate o in fase di insediamento.
    Secondo i pentastellati nell’interrogazione a risposta scritta presentata venerdì ai ministeri per i beni e le attivita’ culturali, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per il sud, dello sviluppo economico e delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, «l’abbattimento del vincolo potrebbe comportare ulteriore sfregio a un’area di rilevante interesse paesaggistico-ambientale, vista la presenza nelle vicinanze di un’area Sic (Dune dell’Angitola) già tanto martoriata; andrebbe presa in considerazione l’ipotesi di favorire scelte produttive esclusivamente di supporto all’agricoltura, vero motore trainante dell’intero territorio in maniera da attenersi al quadro territoriale regionale paesaggistico che identifica l’area come territorio agricolo di pregio nel quale è possibile produrre più del 50% dei prodotti con certificazioni Igp e Dop dell’intera regione».
    Non citando le aziende già esistenti, o la presenza del depuratore consortile e dell’impianto di trattamento rifiuti di San Pietro Lametino, si ci concentra sulla fauna: «nel periodo autunnale numerose specie di grandi uccelli migratori soggiornano presso gli acquitrini formati dalla pioggia, in quanto è una zona umida naturale, congiunzione tra i Sic Palude dell’Imbutillo e Laghi La Vota. L’auspicio è che vengano avviate al più presto le procedure per l’inserimento dell’intera area nell’elenco delle zone di protezione speciale».
    Si interroga così il Ministero per i beni culturali, competente sul vincolo paesaggistico, e gli altri «se non ritengano opportuno mantenere il vincolo paesaggistico istituito con decreto ministeriale 7 luglio 1967 nonché adottare le iniziative di competenza per avviare le procedure per l’inserimento dell’area nell’elenco delle zone di protezione speciale per la conservazione e la gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori» e «quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza e di concerto con la regione Calabria, affinché venga superato il conflitto tra enti richiamato già nell’interrogazione n. 4-06789 presentata nella scorsa legislatura, così da elaborare un progetto comune Stato-regione volto alla bonifica integrale dell’area ex Sir a Lamezia Terme, evitando ulteriori danni all’ambiente e ripristinando il decoro della zona che, attualmente, giace all’ombra dell’ennesimo «ecomostro» italiano, nonché da valorizzare gli aspetti culturali, economici, turistici e agricoli della zona».
    L’area industriale lametino, però, era anche interessata dalla Zes, così come in precedenza era stata presentata la proposta di convertire l’ex pontile in un porto turistico.
    g.g.

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