«Le Province non sono state eliminate, ma continuano ad esistere e ad occuparsi di funzioni vitali e importanti per la collettività»

Il presidente della Provincia e dell’Upi regionale, Sergio Abramo, e il vicepresidente Antonio Montuoro, manifestano ottimismo 

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    «Ridare dignità, attraverso la revisione della Legge 56/14, alle Province è un atto di importanza estrema che non può essere rinviato» sostengono il presidente della Provincia e dell’Upi regionale, Sergio Abramo, e il vicepresidente Antonio Montuoro, manifestando ottimismo «sull’auspicato arrivo del primo benestare dal tavolo tecnico istituito al ministero dell’Interno, che dovrebbe svolgersi nelle prossime settimane». 
    Secondo i due esponenti di Catanzaro «la riforma Delrio ha messo in ginocchio le Province, causandone lo svuotamento di personale e di risorse e, quindi, determinando un drastico peggioramento dei servizi fino ad allora erogati. E’ assolutamente indispensabile superare questa legge e reintrodurre le Province quali enti intermedi di primo livello. Le strutture scolastiche, le infrastrutture viarie e il supporto dato ai Comuni sono i principali ambiti in cui operano le Province, ma non è pensabile che si possano continuare a detenere le competenze con risorse risicatissime. Di fatto, i tagli imposti dalle legge Delrio, anche per le funzioni fondamentali (strade e scuole),  sono stati raddoppiati in questi anni, ma alle Province rimane comunque l’obbligo di occuparsi delle strade provinciali e della sicurezza nelle scuole con soldi e mezzi non adeguati. Quello che qualcuno, in questi anni, non ha voluto capire è che le Province non sono state eliminate, ma continuano ad esistere e ad occuparsi di funzioni vitali e importanti per la collettività. E tutto questo è un controsenso che deve essere superato con urgenza».
    Si ricorda che «l’Unione delle Province d’Italia ha approvato all’unanimità il documento di proposte istituzionali “Ricostruire l’assetto amministrativo dei territori”. Si tratta del manifesto dei presidenti delle Province nel confronto ormai non più rinviabile con il Governo e il Parlamento. Secondo l’Upi, l’Italia ha urgente bisogno d’invertenti normativi che consentano alle Province di avere funzioni certe e organi politici pienamente riconosciuti, personale qualificato per permettere la piena funzionalità della macchina amministrativa, autonomia finanziaria e risorse necessarie alla piena copertura delle funzioni fondamentali»

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