La Polizia Postale incontra i ragazzi dell’Istituto Tecnico Majorana di Girifalco

Nell’ambito del progetto “Cittadinanza attiva” inserito nel PTOF dell’Istituto,

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    Nell’ambito del progetto “Cittadinanza attiva” inserito nel PTOF dell’Istituto, nei giorni scorsi presso l’aula video-conferenze della sede di Via dei Glicini di Girifalco, in collaborazione con la Polizia postale di Catanzaro rappresentata dall’assistente Capo Saverio Salerno, si è tenuto un incontro sul tema “Cyberbullismo: i rischi della rete”. 
    Tra le prerogative della Polizia Postale, oltre al monitoraggio costante di internet e una capillare azione contro la pedopornografia online, gli illeciti amministrativi, i reati postali e le frodi telematiche e telefoniche, c’è infatti anche la prevenzione dei reati attraverso progetti educativi nelle scuole. Questa occasione è stata colta dal Dirigente Scolastico Tommaso Cristofaro, con la docente Rossella Amendola referente del progetto, in previsione del Safer Internet Day (SID) che, come ogni anno, è stato dedicato alla sicurezza sulla rete in generale. 
    Il legame tra i rischi della rete ed il bullismo è molto intenso: se infatti, fino a qualche tempo fa, i bulli agivano solo “fisicamente” ora il problema ha preso una piega diversa, spostando il piano d’attacco anche sul web, perciò è importante prendere le giuste precauzioni e fare un uso consapevole degli strumenti informatici. Virtuale o fisico che sia, il bullismo, diretto o indiretto, non va ignorato.
    Lo scopo dell’incontro, era quello di far apprendere ai ragazzi quale sia il giusto comportamento nell’affrontare Internet, focalizzando gli innumerevoli rischi a cui si va incontro facendo parte di questa invisibile ma immensa piattaforma.
    Li chiamano “nativi digitali” perché sono praticamente venuti al mondo con il cellulare in mano per connettersi ad internet. Eppure i ragazzi nati dopo il 2000, abituati sin da piccolissimi a navigare in Rete, non hanno alcuna conoscenza informatica, non percepiscono internet come una risorsa per il loro futuro ma ne vedono soltanto la parte consumistica e commerciale. Usano la XBox o la Playstation per giocare online con persone che non conoscono. Vorrebbero cambiare continuamente il telefonino (nel 2013 sono stati venduti nel mondo 250 milioni di smartphone), ma lo usano solo per chattare su facebook, guardare Istagramm o video su YouTube, scattarsi i selfie e postarli su whatsapp o altri social network. Quel che è peggio, non sono abbastanza coscienti degli enormi pericoli che internet può nascondere: adescamenti, pedopornografia, cyberbullismo, cyberstalking, phishing e truffe di ogni tipo.
    «Internet è una risorsa eccezionale che ci sta proiettando verso il futuro», ha premesso l’assistente Capo Saverio Salerno, rivolto a una affollata platea di ragazzi molto interessati e curiosi, «ma bisogna imparare ad usare la tecnologia senza essere usati». 

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