Viva Lamezia sponsorizza il progetto di area metropolitana Lamezia – Catanzaro

Sabato 9 marzo nell'auditorium nuovamente agibile del Liceo Campanella incontro con anche il sindaco del capoluogo, e presidente della Provincia, Sergio Abramo ed il suo vice Antonio Montuoro.

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Ufficialmente nella Sala Napolitano (per rispettare le abitudini dei consigli comunali si inizia con 45 minuti di ritardo per attendere i vari intervenuti) va in scena la presentazione dell’associazione politica Viva Lamezia, anche se diventa un primo incontro del centrodestra lametino (esponenti di Udc, Forza Italia, Mtl, Fratelli d’Italia, Lega, Lamezia Nuova tra il pubblico) con al centro degli interventi rimane il ruolo di Lamezia Terme dentro e fuori i propri confini. 
    Amedeo Colacino, sindaco di Motta Santa Lucia, rimarca come «nell’ultimo ventennio si è persa una grossa fetta di popolazione scolastica che dall’hinteland facesse riferimento a Lamezia Terme, spostandosi verso Cosenza essendo collegata meglio, e medesimo cambiamento è avvenuto per quanto riguarda l’ambito commerciale». Colacino così rilancia l’ipotesi si rivedere il concetto di area urbana del lametino, seguendo il dibattito già esistente nel cosentino, entrando poi nell’ambito dello scioglimento del consiglio comunale che fino a novembre 2017 si riuniva nella stessa Sala Napolitano reputando che «la politica ha il compito di stare attenta nel comporre le liste e fissare degli steccati, ma c’è anche una norma che non mette una netta distinzione tra organi di indirizzo politico e quelli di tipo amministrativo».
    Di «osservatorio sulle condizioni economico finanziario» parla un altro componente dell’associazione, Alessandro Raso, citando gli incontri con i vertici provinciali e comunali, ma anche i progetti dai confini attualmente imprecisi come Agenda Urbana, Zed e Progetto Sara. Per i conti del Comune fine marzo è il termine per approvare il bilancio di previsione, con quindi già qualche prima risposta in tal senso con atti ufficiali. Documenti che, anche la stessa associazione Viva Lamezia, non ha potuto visionare fidandosi delle dichiarazioni del presidente della terna commissariale su teatri ed impianti sportivi chiusi o altre emergenze lametine in atto.
    Il presidente dell’associazione, l’ex consigliere comunale Armando Chirumbolo, non nasconde come dato l’uditorio ci sia un’interlocuzione politica in atto ma «volendo guardare al di là dei confini fisici di Lamezia Terme, andando ad allargare ai comuni dell’hinterland che avrebbero Lamezia come riferimento. Per guardare al futuro non si può non tenere in conto l’attuale situazione politico amministrativa, per questo cerchiamo un percorso condiviso che ci faccia superare le difficoltà cicliche che fermano lo sviluppo della città», non citando mai il termine “scioglimento del consiglio comunale” direttamente ma entrandovi pian piano nel proporre «che alle prossime elezioni comunali ogni lista presenti 2 mesi prima i nomi dei candidati in Procura così da poter eliminare eventuali nomi con collegamenti potenzialmente non limpidi».
    Chirumbolo si affida alla “lametinità” di «nuove e precedenti generazioni», invoca «un progetto di sviluppo più concreto, che è legato ad una classe dirigente che sia ben distante a logiche penalizzanti», contestando che «dall’esterno son note le nostre potenzialità ma non sempre son veicolate al meglio». 
    Per entrare nell’attuale situazione comunale il legale lametino cita il recente incontro con la terna commissariale, con difficoltà note tra organico di dipendenti e dirigenti ridotto a metà di quanto dovrebbe essere, ma nonostante ciò auspica che «ci sia una forte capacità di progettare e programmare, con attenzione maggiore da parte degli enti maggiori come Regione, Governo ed Europa perché si dovrà ricostruire». Fermo restando il piano di riequilibrio da dover rispettare, e blocco di assunzioni, per Chirumbolo «lo stallo si supera solo rimboccandosi le maniche, trovando il modo di recuperare ulteriori forze e superare i disservizi in atto, che non può essere addossato ai pochi dipendenti in servizio. Bisogna copiare l’entusiasmo dei giovani che hanno rianimato la movida attorno a Corso Numistrano con diverse attività ristorative».
    Anche sulla scorta dei buoni rapporti dimostrati con i nuovi vertici della Provincia, il presidente di Viva Lamezia parla di «un percorso comune di autonomia e rilancio dell’istmo rispetto a quanto in atto a Cosenza e Reggio Calabria» e di superare «le diffidenze esistenti, visto che Lamezia e Catanzaro per servizi si completano» rilanciando il concetto di metropolitana leggera tra Germaneto e Lamezia Terme «che diventerebbe così città universitaria». Al momento però l’elettrificazione del tratto esistente ridurrà di poco il tempo percorso su rotaia, ed il collegamento tra stazione ferroviaria ed aeroporto è confermato tramite autobus non essendoci sostenibilità economica e logistica nel proporre un tracciato diretto ferrato.
    Sabato 9 marzo nell’auditorium nuovamente agibile del Liceo Campanella si presenterà così il progetto di area metropolitana Lamezia – Catanzaro con anche il sindaco del capoluogo, e presidente della Provincia, Sergio Abramo ed il suo vice Antonio Montuoro.

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