Operazione Movida, revocate le misure cautelari per Arzente e Caruso

Il Giudice per le indagini preliminari riconosce il ruolo di difesa dell'incolumità propria e dei clienti del locale

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    Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, Emma Sonni, ha accolto l’istanza di revoca delle misure cautelari presentata dall’avvocato Armando Chirumbolo, legale di fiducia di  Massimiliano Arzente e Luca Caruso. Il GIP, letta l’istanza del Legale ed all’esito degli interrogatori,  ha ritenuto, in particolare, che l’intervento di Arzente Massimiliano , titolare del locale Proud Mary, e di Caruso Luca, dipendente del locale medesimo, “sia stata dettata solo dalla necessità di salvaguardare l’incolumità propria e dei clienti del locale a fronte della condotta gravemente aggressiva ed intimidatoria dei tre soggetti, già resisi responsabili di un brutale pestaggio in danno del malcapitato Scardamaglia”, e, pertanto, ha disposto la revoca dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e del divieto di allontanamento dalla propria abitazione nelle ore notturne.  

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