«I deputati lametini chiedano chiarimenti al governo sulla presunta efficienza della gestione commissariale»

«Secondo l’opinione comune la città ha vissuto invece un periodo di vera e propria agonia e vacatio amministrativa essendo state inibite le attività sportive, sociali e culturali per la chiusura di palazzetti, palestre (aperte la mattina e barrate nel pomeriggio e la sera), teatri e centri di aggregazione». 

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    Tornando in carica la terna commissariale, riprendono anche le valutazioni attorno alla stessa che si erano fermate a febbraio con la sentenza del Tar del Lazio oggi contestata dall’Avvocatura di Stato, su cui dovrà esprimersi l’11 aprile il Consiglio di Stato che nel frattempo ha però sospeso nuovamente consiglio comunale e giunta.
    In merito alla ‘attività di risanamento efficacemente intrapresa in questi mesi dalla commissione straordinaria di Lamezia Terme’ ai deputati lametini il presidente del consiglio comunale uscente, Salvaotre De Biase, si appella: «cosa ne pensano di questa presunta azione di risanamento intrapresa dai commissari prefettizi dal momento che proprio lo stesso onorevole pentastellato Giuseppe D’Ippolito più volte ne aveva espressamente chiesto la sostituzione. La triade commissariale, infatti, era stata ritenuta dall’esponente grillino inadatta e inadeguata ad amministrare il Comune. Dal momento che Lega e Cinquestelle sono entrambe forze di governo, i nostri deputati sollecitino chiarimenti al governo amico e al Ministero dell’Interno sul lavoro ‘efficiente’ svolto dalla Commissione Straordinaria in questi 15 mesi. Secondo l’opinione comune la città ha vissuto invece un periodo di vera e propria agonia e vacatio amministrativa essendo state inibite le attività sportive, sociali e culturali per la chiusura di palazzetti, palestre (aperte la mattina e barrate nel pomeriggio e la sera), teatri e centri di aggregazione». 

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