Scioglimento consiglio comunale: sciopero della fame di Mascaro fino all’11 aprile, niente fascia tricolore per appuntamenti di San Benedetto e Lucky Friends

Tra le ultime foto da primo cittadino condivise proprio la festa al Lucky Center per i medagliati di ritorno da Dubai

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    Va avanti lo sciopero della fame del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, contro la decisione del Consiglio di Stato di accogliere la richiesta del Governo di sospensiva della sentenza del Tar con cui era stato annullato lo scioglimento del Comune per condizionamenti mafiosi, con il conseguente ritorno alla guida del Comune dei Commissari prefettizi.
    «Ciò che sta accadendo – dice Mascaro – offende i principi più elementari della democrazia. La mia protesta ha lo scopo di sottolineare un’esigenza indifferibile: la legge sullo scioglimento dei Comuni per condizionamenti della criminalità va riformata con urgenza per introdurre un reale contraddittorio tra le parti. L’attuale normativa presenta limiti molto gravi. Non c’è un solo atto della mia Amministrazione di cui mi sia stata contestata le legittimità. I Commissari, inoltre, non hanno mai revocato alcuna nostra delibera. In che cosa consiste, allora, il tanto sbandierato condizionamento mafioso che ha motivato lo scioglimento?».
    Mascaro non ha alcuna intenzione di sospendere, a breve termine, lo sciopero della fame. «La mia protesta – dice – durerà quanto meno fino all’11 aprile, giorno in cui è fissata l’udienza davanti al Consiglio di Stato per la sospensiva collegiale, quando finalmente potremo esporre le nostre ragioni. In ogni caso, la tempistica con cui il Consiglio di Stato ha assunto la sua decisione induce a ritenere che le memorie presentate dai legali del Comune non siano state neanche sommariamente guardate. La mia Amministrazione è stata sciolta senza che sia stato addotto un solo motivo plausibile. A questo c’è da aggiungere – sostiene ancora Mascaro – che la Commissione d’accesso ha totalmente ignorato l’apporto collaborativo che io avevo proposto. Al Consiglio di Stato, inoltre, tutto è stato deciso in meno di 2 ore. La tempistica con cui è stata presa la decisione induce a ritenere che le memorie che erano state presentate dai nostri legali non siano state guardate neanche sommariamente. Un fretta assolutamente inspiegabile. E tutto questo senza tenere conto che il nostro territorio è massacrato».
    Lo scopo dichiarato è quello di «sollecitare l’attenzione su una normativa che va cambiata i tempi rapidissimi. In più mi preme mantenere alta l’attenzione sul caso Lamezia. Ciò che chiedo è una decisione che sia il più possibile meditata ed approfondita per il rispetto che si deve alla democrazia ed alla volontà popolare che ci ha scelto come Amministrazione».
    Toni e modi della protesta, come già avvenuto a novembre 2017 con il primo arrivo della terna commissariale, che hanno trovato sia una fetta di popolazione e politica schierarsi con il primo cittadino, ma anche chi ne contesta i toni “poco istituzionali”. Intanto domani all’intitolazione della Chiesa di San Benedetto non potrà indossare la fascia tricolore Mascaro (non è chiaro se sarà già il presidente della terna Alecci ad avere tale compito), né martedì pomeriggio potrà accogliere nella Sala Napolitano gli atleti della Lucky Friends di ritorno con 4 medaglie dalle special Olympics tenutesi a Dubai (la festa al Lucky Center rimane così una delle ultime foto da sindaco che Mascaro ha voluto condividere in queste ore)

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