«Lamezia è Città viva, Lamezia è Città di amore»

L'11 aprile udienza in Consiglio di Stato per il terzo grado di giudizio per l'amministrazione comunale di Lamezia Terme, ma anche per quella di Marina di Gioiosa Ionica, con in mezzo un dibattito politico dialettico aperto sulla necessità di rivedere l'articolo 143 del Tuel

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    «Piazza stupenda, piazza d’amore» la definisce online Paolo Mascaro, «in migliaia per difendere Lamezia, la democrazia partecipata e la legalità. Un’emozione senza fine, imprevedibile ed inimmaginabile» sostiene il sindaco sospeso in merito all’incontro tenuto ieri sera in Piazza Mazzini per gridare le proprie ragioni in merito alla sospensiva data dal Consiglio di Stato all’amministrazione comunale, tornata in carica a fine febbraio 2019 dopo lo scioglimento di fine novembre 2017.
    «In migliaia, di ogni età, professione o colore politico, per sostenere l’immortale amore per la propria terra, per difendere gli amministratori locali e la democrazia partecipata, per affermare il diritto dei territori di essere rispettati. Tante lacrime e tanta commozione ma una grande certezza: Lamezia è Città viva, Lamezia è Città di amore», sostiene il legale lametino, «presenti tanti coraggiosi amministratori locali giunti da ogni parte della Calabria per difendere e sostenere una Giusta Battaglia e tanti amministratori lametini che continuano a combattere per il trionfo della Verità».
    Oltre a Sergio Abramo, presidente della Provincia e sindaco di Catanzaro, che già nei giorni successivi al ritorno in via Perugini dell’amministrazione comunale aveva tenuto incontri sia istituzionali che operativi (come il sopralluogo al parco di Via Savutano, un’incompiuta su cui l’ente intermedio investirà altri 900.000 euro per completare e rivedere il progetto iniziale), anche alcuni sindaci e rappresentati dall’hinterland. Tra questi Luca Marrelli, sindaco di San Mango d’Aquino, parla di «un grande evento, una piazza gremita, tantissime persone, giovani, famiglie, associazioni e autorità. Presenti tanti Sindaci del comprensorio lametino e del capoluogo. Una bella festa di popolo. Una battaglia di legalità e di democrazia. Solidarietà, affetto e amicizia all’ avvocto Paolo Mascaro e alla città di Lamezia Terme. Insieme con la speranza e l’ augurio che possa trionfare sempre la giustizia».
    L’11 aprile udienza in Consiglio di Stato per il terzo grado di giudizio per l’amministrazione comunale di Lamezia Terme, ma anche per quella di Marina di Gioiosa Ionica, con in mezzo un dibattito politico dialettico aperto sulla necessità di rivedere l’articolo 143 del Tuel, ovvero quello che riguarda lo scioglimento degli enti locali per infiltrazioni mafiose (valevole quindi anche per enti intermedi o aziende sanitarie). Nell’ultimo decreto sicurezza è stato inserito un comma 7 bis, ma l’intervento richiesto già dal novembre 2017 dai vari schieramenti politici sembrerebbe necessario in modo più vigoroso.
    g.g.

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