«Ma davvero qualcuno pensa di combattere le illegalità, la mafia ed il malaffare, tagliando la cultura e l’informazione?»

Giancarlo Nicotera scrive al Presidente della Repubblica sui tagli alla biblioteca comunale ad un anno dal Patto per la Lettura sottoscritto dalla stessa terna commissariale

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    Sulle ultime notizie poco positive legate alla biblioteca comunale lametina, privata per mancati indirizzi del servizio di consultazione gratuita dei quotidiani cartacei e della mancata adesione a Maggio dei Libri, Giancarlo Nicotera scrive al Presidente della Repubblica.
    «Non Le parlerò delle loro ordinanze di chiusura immediata di campi sportivi, teatri, luoghi di aggregazione, alle quali – ad oggi – non é poi seguito alcun rimedio o una seppur infinitesimale proposta di soluzione», denuncia l’ex consigliere comunale, «Le parlerò di un caso emblematico di governo del territorio senza cuore e certamente non lungimirante: la chiusura dell’emeroteca cittadina. Sì, per risparmiare “l’enorme” cifra di 5,60 euro al giorno essi hanno deciso di chiudere anche questo luogo di incontro, informazione e formazione. Uno spazio che non doveva certamente essere chiuso, ma andava, invece, ulteriormente pubblicizzato ed implementato perché, come Lei ci insegna, senza cultura non c’è futuro. Nondimeno, anche la manifestazione dedicata al Maggio dei libri è a fortissimo rischio. Ma davvero qualcuno pensa di combattere le illegalità, la mafia ed il malaffare, tagliando la cultura e l’informazione?»
    Intanto proprio un anno fa, il 23 aprile 2018, la terna commissariale firmava il Patto per la Lettura in Comune insieme a realtà del territorio ottenendo il riconoscimento ministeriale di “città che legge“. Un anno dopo l’andamento ha un orientamento opposto, ed il mandato dei 3 (la Colosimo risulta anche presidente del sistema bibliotecario lametino) è stato prorogato fino a novembre.

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