Quando Internet diventa dipendenza: incontro al liceo Campanella promosso dal Masci Lamezia Terme 2

Circa il 98% degli adolescenti in Italia ha uno smartphone, 2 su 3 lo utilizzano per andare su Internet, quasi il 90% tramite il cellulare entra nei social network. Sempre più bassa l’età in cui per la prima volta si entra nel mondo dei social, arrivata a una media di 9 anni.

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    I rischi della dipendenza da internet e dai social network sono stati al centro dell’incontro promosso dalla comunità MASCI Lamezia Terme 2 “Don Pasquale Luzzo” in collaborazione con il Ser.d. dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, nell’ambito di una conversazione con gli studenti del liceo Campanella.
    Circa il 98% degli adolescenti in Italia ha uno smartphone, 2 su 3 lo utilizzano per andare su Internet, quasi il 90% tramite il cellulare entra nei social network. Sempre più bassa l’età in cui per la prima volta si entra nel mondo dei social, arrivata a una media di 9 anni. Tra i 15 e i 40 anni, la fascia di età in cui si concentra maggiormente la dipendenza dal web, con il 50% dei casi riguardanti  persone affette già da altre dipendenze. Sono alcuni dei dati condivisi con gli studenti  da Giovanni Falvo, responsabile del Ser.d. lametino, sottolineando come il web trasmetta nei ragazzi «un senso di onnipotenza, la possibilità di dire quello che si vuole senza mettersi la faccia» indicando alcuni campanelli d’allarme: «quando si superano le 5 e 6 ore al giorno davanti al Pc, quando si arriva a preferire una serata di fronte a uno schermo rispetto a una pizza con gli amici oppure ancora quando si va nel panico se non si ha la possibilità di connettersi e di stare sui social, sono tutti segnali che qualcosa non va e che si sta entrando in un processo patologico». Una dipendenza, quella dal web, che ha varie sfaccettature. Dal cybersexual, la dipendenza dalle chat e siti a contenuto sessuale, al sovraccarico cognitivo, determinato dalla esasperata continua ricerca di informazioni  su internet, al Fomo (Fear of missing out) che riguarda più strettamente la dipendenza da social network. 
    Patologie, dipendenze, ma anche veri e propri reati innescati dal web, come ha sottolineato il maresciallo Giancarlo Scibetta mettendo in guardia gli studenti dagli innumerevoli rischi e pericoli della Rete: «inviare messaggi o foto che mettono in evidenza un compagno in situazione di difficoltà è diffamazione e si rischiano conseguenze sul piano penale, anche alla vostra età. E poi ci sono gli adescamenti tramite i social e le chat,  i messaggi persecutori. Tutti segnali che da un lato indicano che c’è il rischio di precipitare in situazioni irreversibili, dall’altro possono indurci a chiedere aiuto alla famiglia e alle forze dell’ordine e quindi ad evitare il peggio».
    Un percorso, quello portato avanti dalla comunità Masci Lamezia Terme 2 guidata da Anna Maione e da e dal Ser.d. , che, come ha spiegato Anna Maione «non è finalizzato a criminalizzare il web ma a promuovere tra i più i giovani un uso maturo e consapevole. Un aspetto, quello dell’educazione delle nuove generazioni, che fa parte della mission di noi scout adulti e che insieme ai responsabili  del Ser.d. stiamo concretizzando mettendo a fuoco una problematica di strettissima attualità: da un lato il potere straordinario dell’innovazione tecnologica, dall’altro i rischi e i pericoli di un uso che può diventare abuso e dipendenza».
    Soddisfatto dell’incontro il dirigente Giovanni Martello che ha ribadito «l’attività portata avanti dalla nostra scuola in relazione con le associazioni del territorio per mettere i nostri studenti nelle condizioni di rapportarsi con consapevolezza e competenza alle innovazioni tecnologiche in continua trasformazione»

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