«La stagione 2019/2020 non vedrà l’Atletico Lamezia giocare la Serie B, perché senza una struttura di supporto in città è impossibile continuare»

Anche la pallamano chiude la prima squadra, confidando di poter tenere attivo l'aspetto nelle scuole

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    La stagione dell’Atletico Lamezia è giunta al termine, ed anche la società di pallamano annuncia l’impossibilità di disputare il campionato di serie B non avendo a disposizione una struttura a Lamezia Terme in cui giocare le partite, visto che i tempi per riaprire il Palasparti non sono resi noti da via Perugini.
    «Ci verrebbe da dire che è “miracolosamente” giunta al termine, perché in tutta onestà anche noi, società, staff e atleti, siamo sorpresi di essere riusciti a concludere il campionato. È stata una bellissima avventura, e allo stesso tempo un dramma che si è consumato giorno dopo giorno, con alti e bassi, con speranze e delusioni, con voglia di mollare tutto e tenacia di non demordere», analizza la società nel lungo post di fine stagione, «quando a ottobre 2018 abbiamo deciso di intraprendere di nuovo l’avventura della serie B, affrontando un campionato lungo e con tantissime trasferte in Puglia e Campania, sapevamo di andare incontro a tante difficoltà. Speravamo però che la situazione lametina sarebbe arrivata ad una soluzione nel più breve tempo possibile. Come tutti sappiamo, così non è stato. Purtroppo. Sembreremo ripetitivi, ma la chiusura di tutte le strutture sportive di Lamezia ci ha tagliato le gambe sul nascere».
    Se la terna commissariale e dirigenziale sono state poco reattive nel risolvere i problemi e fornire soluzioni alternative, anche la società di pallamano come le altre di futsal ha trovato come campo di “casa”, «con il benestare di tutte le altre squadre del campionato, il “PalaPace” di Vibo Valentia. Ciò ha comportato l’omologazione del campo stesso e un dispendio economico pari a 10 volte quello che sarebbe stato giocare al “PalaSparti” di Lamezia, perché la struttura di Vibo, nonostante sia comunale, è gestita da una società privata. Il PalaPace ha ospitato, con cadenza settimanale, anche gli allenamenti dell’Atletico Lamezia e le partite di campionato dell’under 17» cui si è aggiunto «un altro allenamento settimanale a Reggio Calabria, al “Pala Botteghelle”» poiché «la speranza della dirigenza, come di tutti gli sportivi lametini, era che con l’inizio del 2019 il PalaSparti venisse riaperto. Speranza vana o, meglio, pura illusione. Il tempo è passato inesorabile e il nostro tentativo di trovare campi da gioco che potessero ospitare la serie B di pallamano è diventato un salto ad ostacoli. Pomeriggi interi passati a fare la fila dietro la porta dei Sindaci di questo e quel Comune, ottenendo complimenti e promesse, mai trasformati in realtà. Siamo infinitamente grati al Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, che ci ha accolto a braccia aperte, capendo la situazione di emergenza. Abbiamo disputato una partita e un paio di allenamenti nel palasport comunale».
    La squadra lametina è composta da giocatori di Cosenza, Lamezia, Reggio Calabria e provincia, «maggiorenni, lavoratori, e minorenni. Allenarsi e giocare in quest’ultimo sede avrebbe comportato troppi rischi, un dispendio di energie troppo importante: ogni spostamento in auto per raggiungere il palasport è comunque una responsabilità per ognuno di noi, nei confronti dei più piccoli, oltre che un rischio. La decisione finale è stata dunque quella di fermarsi a Vibo, ringraziando i gestori del PalaPace, in particolare nella persona di Christian Liotti, per la disponibilità che hanno avuto nel venire incontro alle nostre esigenze di calendario».
    La società rimarca come «il nostro obiettivo principale era di far giocare e crescere i più giovani, che non solo hanno fatto un bellissimo campionato giovanile, ma si sono anche distinti in modo pregevole nel campionato di serie B. In particolare è giusto fare il nome di Alessio Caligiuri e Antonio Ciriano, oltre che di Lorenzo Businelli, che si sono distinti per costanza, grinta e tenacia. L’altro obiettivo, che pensavamo avrebbe avuto necessità di più tempo, era quello di far crescere numericamente i tesserati. Ciò è avvenuto inaspettatamente nel corso della stagione con l’innesto di giocatori che hanno sentito impellente la voglia di tornare a giocare, con atleti, anche under, che hanno trovato uno stimolo in questa squadra e che quindi hanno chiesto il trasferimento, affinché potessero dare il proprio contributo. Tra tutti vogliamo nominare Gaspare Scarpelli, che aveva iniziato la stagione in A2, nella squadra del Benevento. La crescita dal punto di vista atletico, tecnico e tattico purtroppo si è realizzata un po’ più a fatica, e questo soprattutto per la difficoltà di allenarsi e quindi di far avanzare il gruppo omogeneamente».
    Un pensiero particolare viene rivolto a mister Nicola Frontera poiché «ha dedicato tantissime energie alla squadra non solo durante gli allenamenti e durante le partite, ma anche giorno dopo giorno nella motivazione dei ragazzi con statistiche, video, incoraggiamenti, sondaggi e giochi».
    Il capitano e vice presidente Fortunato Villella sottolinea così che «ci riteniamo soddisfatti dell’andamento di questo campionato, siamo consapevoli di aver dato il massimo. Siamo sicuri che se avessimo avuto un campo per allenarci più spesso e una “casa” in casa, avremmo potuto affrontare le partite diversamente, dando del filo da torcere anche alle squadre storicamente più competitive. Non cerchiamo scuse e vogliamo fare i nostri complimenti a tutte le nostre avversarie, perché da ogni sfida abbiamo imparato qualcosa e nessuna partita persa è stata una sconfitta. Voglio inoltre ringraziare personalmente la disponibilità di tutti i dirigenti delle squadre che ho avuto il piacere di conoscere e affrontare quest’anno e l’intera FIGH per esserci venuta incontro in tutti i modi».
    Ringraziando sponsor e tecnico, Villella però non nasconde che «sono veramente triste nell’affermare che la stagione 2019/2020 non vedrà l’Atletico Lamezia giocare la Serie B, perché senza una struttura di supporto in città è impossibile continuare. Sappiamo però che il futuro sono i giovanissimi, speriamo perciò di poter continuare il progetto avviato quest’anno con l’Istituto Comprensivo Perri-Pitagora di Lamezia e con il Liceo Scientifico di Vibo Valentia, in modo da diffondere lo spirito di fair-play e la vera sportività che la pallamano può dare»

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