«Ho voluto prendere in esame proprio Leonardo, ho voluto visitarlo mentre lui è a lavoro»

Circa 3000 persone hanno visitato lo stand di "Patrimoni d'Arte" al Salone Internazionale del libro di Torino che sabato e domenica ha ospitato alcuni lavori di Maurizio Carnevali.

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    Circa 3000 persone hanno visitato lo stand di “Patrimoni d’Arte” al Salone Internazionale del libro di Torino che sabato e domenica ha ospitato alcuni lavori di Maurizio Carnevali. Un’indagine, quella dell’artista, pittore scultore e incisore calcografico, che muove sull’uomo Leonardo da Vinci e non sulla mera rappresentazione delle sue opere. 
    «Si riconferma un’esperienza positiva – dice Carnevali – al  Salone si incontra un flusso infinito di persone, la novità è sempre nella originalità dello stand, la casa editrice è specializzata in tutto il mondo nella riproduzione dei codici miniati – aggiunge –, successo anche nelle vendite e nella partecipazione di giovanissimi che fino allo scorso anno non ricordavo».     
    Nell’anno di Leonardo (500 anni) Patrimoni d’Arte, il cui presidente Peter Masi è calabrese, ha presentato tutti i codici di Leonardo da Vinci ma in aggiunta, quale materiale inedito di ricerca di Carnevali, sono comparsi: un bassorilievo, una edizione di incisioni calcografiche, 6 in ogni cartella a taratura limitata, un ritratto di Leonardo e un tondo sulla natività.
    «Quando abbiamo affrontato la possibilità di dedicare una cartella a Leonardo – dice ancora Carnevali – e mi sono guardato intorno, ho visto che cose su Leonardo ne erano state fatte ma riprendevano le opere di Leonardo, nessuno era andato oltre, io ho voluto prendere in esame proprio Leonardo, ho voluto visitarlo mentre lui è a lavoro, un’indagine non ritrattistica ma diretta sull’uomo, sui luoghi e sugli ambienti».  
    Fra gli ospiti più prestigiosi del mondo intellettuale a far tappa allo stand con alcuni acquisti il critico d’arte Vittorio Sgarbi, habitué del Salone, il filosofo Massimo Cacciari e ancora lo scrittore Roberto Saviano. «Sarà nostra intenzione il prossimo anno allestire un piccolo laboratorio calcografico – conclude Maurizio Carnevali rientrato a Lamezia ieri – per  osservare in diretta alla realizzazione delle opere ma anche per dare più contatto al pubblico».

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