Dopo la chiusura in attivo del bilancio D’Ippolito ricorda a Sacal i problemi dello scalo lametino e dipendenti

Il parlamentare 5 Stelle sollecita di rimodulare il progetto originario per adeguarlo alle effettive possibilità di spesa e alle necessità dello scalo

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    «Mi congratulo con il presidente della Sacal, Arturo De Felice, perché l’ultimo bilancio della società cui è affidato il sistema aeroportuale calabrese segna un attivo di quasi 800.000 euro, a riprova che i nuovi vertici dell’azienda hanno decisamente invertito la rotta rispetto alla lunga e infausta gestione del passato», sostiene il parlamentare 5 Stelle Giuseppe d’Ippolito, «tuttavia il risanamento in corso sarà completato soltanto se Sacal utilizzerà le risorse di cui dispone al fine di realizzare la nuova aerostazione di Lamezia Terme, secondo l’intendimento già manifestato dal presidente De Felice, di rimodulare il progetto originario per adeguarlo alle effettive possibilità di spesa e alle necessità dello scalo. Ancora, a mio avviso Sacal dovrebbe reincorporare la bad company Sacal Gh, eliminando questo polmone di spesa e riassorbendone i dipendenti, stabilizzandoli tutti a partire dagli stagionali. Così sarebbero risolti tutti i problemi ancora esistenti, si migliorerebbero i servizi e si assicurerebbe dignità ai tanti lavoratori precari, ai quali resto vicino».
    Sacah Gh nasceva però come un obbligo di legge, che rimane ancora vigente avendo lo scalo lametino stabilmente più di 2 milioni di passeggeri annui in transito.

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