Il Nuovo Cdu discute in Provincia del progetto della cittadella dello sport che il Comune di Lamezia non sta agevolando

Bisognerà capire per il prossimo incontro quante e quali società saranno ancora in vita, e se e chi verrà contatto a rispondere dal Comune, visto che la Provincia aveva da subito messo in chiaro il proprio ruolo di semplice intermediario.

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    Mentre prosegue l’agonia di parte dello sport lametino, visto che la maggior parte degli impianti sportivi cittadini non hanno una data di riapertura prevista, una delegazione del Nuovo Cdu composta dal coordinatore cittadino Giancarlo Muraca, dal presidente Giuseppe Muraca, dall’ex assessore allo sport Simone Cicco e dal responsabile provinciale dei giovani del partito Alessio Filippone, si è incontrata ieri, presso la sede della giunta provinciale di Catanzaro, con il Presidente della Provincia Sergio Abramo, affiancato dalla responsabile della sua segreteria Ionà e dal dirigente dell’ufficio tecnico Siniscalco, in merito all’idea di rilanciare come cittadella dello sport l’abbandonato stadio provinciale intitolato a Carlei ed il costruendo nuovo palasport comunale in via del Progresso. 
    I dirigenti del Nuovo CDU dichiarano che «dopo un’analisi dello stato attuale di crisi dello sport a Lamezia, dovuto soprattutto alla chiusura degli impianti, hanno messo sul tavolo varie proposte, tutte volte a realizzare la cittadella dello sport, con l’effettuazione anche di una rete di servizi che possa rendere pienamente funzionale tale complesso».
    Abramo ha rimarcato l’importanza che tale opera potrebbe avere, non sono a livello comunale e provinciale, ma anche e soprattutto, a livello regionale, visto che già dalle linee di indirizzo di inizio mandato l’attuale sindaco di Catanzaro ha precisato come la competenza sia regionale, per tale ragione nessun finanziamento o impegno di spesa per il recupero del Carlei è previsto nel bilancio provinciale. Nè esiste un progetto approvato per lo stadio al fine di essere riconvertito a struttura polifunzionale in grado di ospitare eventi di grande rilievo sia sportivi che culturali, come invece ipotizzato nell’incontro.
    Secondo il Nuovo Cdu «per completare il nuovo palazzetto dello sport, bisogna reperire altri fondi e, anche su questo, abbiamo discusso per arrivare alla risoluzione di tale problema», anche se in realtà la Ferraro ha ottenuto una nuova proroga per completare il tutto entro il 9 agosto (anche se il termine del 31 marzo in ottica fondi Pisu non è stato rispettato), mentre il Comune ha defininanziato gli interventi necessari per la viabilità della struttura senza che nessuno abbia sollevato obiezioni entro il termine del 2 maggio all’interno del piano delle opere pubbliche.
    Si annuncia che «l’incontro verrà riaggiornato nelle prossime settimane, con la presenza delle associazione sportive, in maniera tale da permettere agli uffici di valutare le varie proposte e decidere le strade da intraprendere per rendere pienamente attuabile l’idea», ma bisognerà capire a quel punto quante e quali società saranno ancora in vita, e se e chi verrà contatto a rispondere dal Comune, visto che la Provincia aveva da subito messo in chiaro il proprio ruolo di semplice intermediario.
    Gi.Ga. 
     

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