Da Curinga il grido comune di “Basta Armi Basta Guerre”

Una pistola giocattolo distrutta sopra un incudine con una pesante mazza da fabbro, è stato l’atto conclusivo della Giornata Mondiale Della Distruzioni delle Armi

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    Una pistola giocattolo distrutta sopra un incudine con una pesante mazza da fabbro, è stato l’atto conclusivo della Giornata Mondiale Della Distruzioni delle Armi che si è svolta a Curinga con lo slogan: “Basta Armi Basta Guerre”.
    Il luogo scelto per la manifestazione è un luogo carico di storia, infatti vi sono una torre di avvistamento circolare fatte costruire da Don Pietro di Toledo su consiglio di Fabrizio Pignatelli, che risale al 17° sec e ruderi di un fabbricato ormai in rovina Palatium dei Loffredo, che originariamente era una chiesa intitolata a Santa Maria delle Grazie, della quale si hanno notizie certe solo nel 1661.
    Questo il luogo per la giornata dedicata a lanciare un appello contro le guerre e contro le armi, manifestazione promossa da ” La Nuova scuola Pitagorica ” e alla quale hanno partecipato varie associazioni:“ La duna di Acquania”, “ UISP – Sport per Tutti ” “ CuringaInsieme” Il “ Rotary Club di Lamezia Terme” , il sito “ www.curinga-in.it” e con il patrocinio del Comune di Curinga.
    Associazioni che sentono profondamente quanto la guerra e le armi siano quanto di più negativo sia scaturito dalla mente dell’ uomo. Gli interventi sono stati coordinati da Rossella Oscuro, presidente dell’associazione “ La Duna di Acquania” che nel suo intervento, dopo aver ringraziato gli intervenuti, ha evidenziato l’ importanza della manifestazione e come la ricerca della guerra come soluzione tra le contese tra i popoli sia un’ assurda ricerca di supremazia e, che, solo la ricerca del dialogo, porta realmente ad una pace duratura. 
    Il sindaco di Curinga, Vincenzo Serrao, ha evidenziato come i conflitti siano quasi connaturati con l’uomo, ma questa manifestazione sia un seme che possa produrre frutti per gli anni avvenire. Il Presidente del Rotary Club di Lamezia Terme, Domenico Galati, compiacendosi per l’ iniziativa ha sottolineato come il Rotary da sempre è sensibile a tali importanti tematiche, tant’è che nel mondo ha fondato oltre 1000 centri per la pace, ha istituito a livello internazionale borse di studio e master di specializzazione di alta formazione su questo tema; la pace quindi, come prerogativa fondamentale per la stessa associazione, in un momento politico internazionale dove l’ egoismo e la chiusura verso il diverso, verso l’ altro, rende il mondo sempre meno sicuro. 
    Cesare Cesareo, direttore del sito www.curinga-in.it, nel suo intervento ha analizzato come le guerre e le spese per gli armamenti siano un grande affare per le nazioni che le producono e le vendono e, che basterebbe solo 1 /6 delle spese in armamenti degli stati, per debellare la fame nel mondo.
    Quindi la distruzione simbolica di un arma in questa giornata diventa segno di una volontà di pace e di rispetto verso l’ uomo e la vita. Ha concluso gli interventi il fondatore della “ Nuova scuola Pitagorica “Salvatore Mongiardo, che nel suo intervento ha messo in evidenza come Pitagora, filosofo greco nato a Samo tra 580 ed il 570 a.C. al quale la sua associazione si ispira, sia stato uno dei fautori della non violenza verso gli uomini e verso qualsiasi altra forme di vita animale, aborrendo le armi e ipotizzando un mondo ideale nel quale la pari dignità tra sessi e popoli possa portare ad una sorta di vita senza violenza e senza armi.

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