Trame trova il patrocinio da parte del Comune confermando le indicazioni dello scorso anno

Ieri (ma l'atto va online oggi) Fusaro ed Alecci hanno approvato un contributo di 5.406,90 euro, ovvero l'uso gratuito del Chiostro Monumentale San Domenico, Piazzetta San Domenico, Palazzo Nicotera, a cui successivamente dovranno aggiungersi le ordinanze per viabilità e sicurezza (lo scorso anno quella antialcool e la chiusura della biblioteca comunale fecero discutere).

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    Nel giorno di Sant’Antonio, e delle seconda conferenza stampa di presentazione rigorosamente fuori dal confini cittadini della manifestazione (dopo il salone del libro di Torino, oggi la cittadella regionale di Catanzaro), Trame trova il patrocinio da parte del Comune, sempre rigoroso e formalista con le manifestazioni tenute in città sotto la direzione della commissione straordinaria.
    Ieri (ma l’atto va online oggi) Fusaro ed Alecci hanno approvato un contributo di 5.406,90 euro, ovvero l’uso gratuito del Chiostro Monumentale San Domenico, Piazzetta San Domenico, Palazzo Nicotera, a cui successivamente dovranno aggiungersi le ordinanze per viabilità e sicurezza (lo scorso anno quella antialcool e la chiusura della biblioteca comunale fecero discutere). 
    Tutto in regola per Trame per gli aspetti tecnici, poiché «la nona edizione in programma nel corrente anno 2019 si svolgerà con le stesse modalità e gli stessi allestimenti previsti nella passata edizione 2018, per cui la manifestazione non necessita di alcuna autorizzazione in merito all’agibilità delle strutture utilizzate in quanto gli allestimenti temporanei sono ripetitivi rispetto a quelli utilizzati nel decorso anno e per i quali è già stata verificata l’agibilità (quindi in data non anteriore a 2 anni) da parte della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo e nulla sarà modificato rispetto alla manifestazione già svolta per la quale è stata già verificata l’agibilità stessa». 
    Precisa attenzione (anche se si scrive dal 17 al 24 giugno, ma la manifestazione avrà luogo dal 19 al 23) anche se, dopo aver chiuso e vietato nel 2018 immobili ed attività, procrastinato le soluzioni, ora si annuncia che «tra le finalità dell’Ente Comune rientra la promozione delle attività culturali e ricreative, volte a favorire il pieno sviluppo della persona umana, attraverso il corretto utilizzo del tempo libero, anche in collaborazione con enti e associazioni che operano sul territorio con particolare riguardo alle iniziative che favoriscono la socializzazione e le attività di carattere filantropico».
    Secondo il duo commissariale «tra gli obiettivi dichiarati di governo di questa Amministrazione comunale rientra la proposta di interventi finalizzati allo sviluppo di forme di contrasto ai fenomeni di infiltrazione criminosa nell’attività pubblica anche attraverso l’analisi di forme di collaborazione con le amministrazioni ed istituzioni pubbliche, con la magistratura e con le rappresentanze della società civile. E’ necessario affiancare all’azione della Magistratura e delle Forze dell’Ordine forti iniziative culturali e politiche a tutti i livelli, per ulteriormente diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione. Gli Enti Locali, pur non potendo legiferare, possono mettere in campo misure di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, delle mafie, del racket e dell’usura. Il fenomeno mafioso che investe i Comuni ne penalizza lo sviluppo dal punto di vista sociale, economico e culturale e reca grave danno all’immagine stessa del territorio».
    Poi la stessa amministrazione comunale non finanzia nel piano delle opere pubbliche l’implementazione della videosorveglianza richiesto a più riprese sia dal locale Procuratore che dal Questore di Catanzaro, 300.000 euro non confermati a metà maggio.
    Gi.Ga.

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