Emessa dal Comune l’annuale ordinanza con le disposizioni per la prevenzione degli incendi nel periodo estivo

Nel caso di mancato diserbo di aree incolte interessanti fronti stradali di pubblico transito sarà elevata una sanzione amministrativa da 125 a 500 euro, per aree incolte in genere da 50 a 300, per procurato incendio a seguito della esecuzione di azioni e attività determinanti anche solo potenzialmente l'innesco da 1.032 a 10.329 euro.

Più informazioni su


    Il periodo di validità è quello tra il 15 giugno ed il 15 ottobre, ma solo oggi la terna commissariale ha emesso l’annuale ordinanza con le disposizioni per la prevenzione degli incendi nel periodo estivo. Ricordando che «la stagione estiva comporta un alto pericolo di incendi nei terreni incolti e/o abbandonati, con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità delle persone e dei beni», e che «l’abbandono e l’incuria da parte dei privati di taluni appezzamenti di terreni, posti sia all’interno che all’esterno della cinta urbana, comportano un proliferare di vegetazione, rovi e sterpaglie che per le elevate temperature estive sono causa predominante di incendi», l’atto firmato da Francesco Alecci vieta «in prossimità di boschi, terreni agrari e/o cespugliati, lungo le strade comunali, provinciali e statali e lungo le sedi autostradali e ferroviarie ricadenti sul territorio comunale, di accendere fuochi; usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producano faville; fumare e/o compiere ogni altra operazione che possa generare fiamma libera, con conseguente pericolo di innesco».
    Entro il 30 giugno «i proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte di villette e gli amministratori di stabili con annesse aree a verde, i responsabili di cantieri edili e stradali ed i responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali dovranno provvedere ad effettuare i relativi interventi di pulizia a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, in particolar modo provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli, nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quant’altro possa essere veicolo di incendio, mantenendo per tutto il periodo estivo le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi». Viene chiamato anche in causa, in caso di non rispetto dei tempi, l’intervento del Comune e della Forza Pubblica, anche se, se non ci fosse la collaborazione della Malgrado Tutto, la stessa amministrazione comunale non dà il buon esempio per quanto riguarda la manutenzione del verde di propria competenza, che viene affidata tramite bandi pubblici all’esterno o alla Lamezia Multiservizi.
    Inoltre si prevede che «la sterpaglia e la vegetazione secca in genere presente in prossimità di strade pubbliche e private, lungo le ferrovie e le autostrade, nonché in prossimità di fabbricati e/o impianti ed in prossimità di lotti interclusi, di confini di proprietà, dovranno essere eliminate per una fascia di rispetto di larghezza non inferiore a 10 metri», 
    Fasce di 10 metri che varranno come obbligo anche per i concessionari di impianti esterni di gas di petrolio liquefatto in serbatoi fissi per uso domestico, e i detentori di cascinali, fienili, ricoveri stallatici e di qualsiasi costruzione ed impianto agricolo.
    Vietato procedere allo smaltimento dei residui vegetali di qualsiasi generi tramite la combustione degli stessi, mentre potranno essere rimossi esclusivamente con l’utilizzo di utensili da taglio o da strappo, poi mantenuti in luoghi non accessibili o sorvegliati, e avviati ad uso di concimazione vegetale od a processi di biodegradazione e compostaggio. Ci sarebbe anche l’isola ecologica di contrada Rotoli, ma l’ordinanza avendo toni standard non compete aspetti locali nonostante si appelli proprio ai cittadini lametini.
    Nel caso di mancato diserbo di aree incolte interessanti fronti stradali di pubblico transito sarà elevata una sanzione amministrativa da 125 a 500 euro, per aree incolte in genere da 50 a 300, per procurato incendio a seguito della esecuzione di azioni e attività determinanti anche solo potenzialmente l’innesco da 1.032 a 10.329 euro.
    g.g.

    Più informazioni su