Riunione a Soveria Mannelli per delineare un documento sul futuro dell’ospedale da consegnare a Cotticelli

Venerdì il testo stilato dal comitato Pro Ospedale del Reventino sarà consegnato tramite il direttore sanitario Gallucci 

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    Nella sala di rappresentanza dell’Ospedale di Soveria Mannelli si è dato seguito a quanto previsto insieme al Commissario ad Acta, Cotticelli, alcuni giorni fa nella cittadella regionale. Il comitato Pro Ospedale del Reventino è stato rappresentato da Antonio Maida, presidente e Alessandro Sirianni, vice presidente, e si è confrontato con l’ASP, rappresentata da Antonio Gallucci, direttore sanitario POU, Irene Torchia, responsabile del personale paramedico e Tomaino, ds del presidio. Questa volta a presenziare anche il sindaco della città Leonardo Sirianni. In corso d’opera si sono aggiunti il primario della chirurgia, Manfredo Tedesco e l’oncologa Molinaro, per trovare la quadra su quello che dovrà essere l’ospedale nei prossimi anni attraverso un documento di indirizzo unitario, che sarà portato dal generale Cotticelli, e se approvato inserito nel redigendo decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. In pratica, un decreto che cancellerà l’ex DCA 64 redatto da Scura e tutt’ora vigente.

    Ad aprire i lavori Gallucci che, richiamando a un senso di responsabilità, ha spiegato come l’ospedale da questo documento non dovrà perderà nessuno dei servizi attuali, così come le prerogative inserite nel DCA64 riguardante le zona marginali, che sono imprescindibili per il territorio. Alessandro Sirianni ha spiegato quelle che sono i limiti strumentali che non consentono una piena fruibilità dei servizi, oltre dare manforte alle figure specialistiche, quali: il fisioterapista, il gastroenterologo e la pediatra. Maida ha ribadito come il Pronto Soccorso debba essere messo nelle condizioni con nuovo personale per garantire il servizio al territorio, senza il quale l’ospedale non sarebbe tale, allontanando l’idea velatamente circolata di ridimensionamento. Il sindaco Leonardo Sirianni ha fatto presente come l’amministrazione da lui presieduta ha prodotto una delibera unitaria volta a sostenere la struttura, richiamando quanti abbiano l’esclusiva dirigenziale a un senso di responsabilità verso quest’area montana. Manfredo Tedesco è intervenuto spiegando come il Day Surgery si svolge nella pienezza delle sue funzioni, di fatto decongestionando l’ospedale di Lamezia Terme. Tedesco ha inoltre puntualizzato come la specialistica potrebbe funzionare se implementata attraverso un potenziamento delle consulenze capaci di attrarre utenza e caratterizzare l’offerta chirurgica, oltre che essre maggiore garanzia per il Pronto Soccorso. L’oncologa Molinaro ha affermato che in questo territorio c’è una forte domanda in questo senso, e che l’ambulatorio presente in ospedale potrebbe essere più completo se fosse messa nelle condizioni di effettuare terapie supplettive. Irene Torchia ha ribadito come alcuni aspetti che hanno caratterizzato l’ospedale in passato di fatto siano scemati. Essa ricorda quando la motivazione degli operatori era tale da connotare la struttura, oggi in parte scemate. “Se l’ospedale deve essere messo in condizioni di funzionare – ha detto – una mano la dovranno dare anche gli operatori, con un senso di responsabilità nuovo” .

    Gallucci alla fine ha esortato il comitato a produrre il documento, che nascerà quasi certamente dal dettato del DCA 64, con le prerogative assicurate dall’atto aziendale. Alla fine soddisfazione tangibile da entrambe le parti. Ora tocca al Comitato, il lavoro di redazione, che sarà formulato e visonato da un esperto in materia di diritto sanitario, poi venerdì prossimo sarà consegnato a Gallucci e infine consegnato a Cotticelli. 

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