Maggioranza ed azione amministrativa già in crisi a Curinga per Marta Monteleone

Ad un anno dalle elezioni il bilancio dell'esponente di Forza Italia è negativo 

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    “D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”. Si affida alle parole di talo Calvino la Vice coordinatrice regionale dei Giovani di Forza Italia, Marta Monteleone, per descrivere la “sensazione collettiva provata ormai a Curinga da quanti, in centro o in periferia, sono alle prese con le tante, troppe disfunzioni amministrative e con domande – anche semplici ed elementari – che continuano a non ricevere alcuna risposta”. 

    Per la Monteleone “dalla competizione elettorale è passato un anno, è un tempo più che sufficiente per chiedere agli amministratori i risultati della loro azione, soprattutto per chi – legittimamente – dichiarava in campagna elettorale di conoscere a menadito i presunti errori degli altri ed avere, al contempo, le soluzioni in tasca ed immediate. L’elenco dei temi è lunghissimo ma mi limito ad alcuni argomenti di stringente e pressante attualità”. 

    Nello specifico” a Curinga, ed in ogni sua articolazione urbana, l’acqua è diventata una sorta di chimera; rubinetti spessissimo a secco, comunicazioni via facebook per guasti ed interventi last minute, una sostanziale indifferenza rispetto ai disagi dei cittadini; quanto basterebbe per pretendere, quantomeno, una piena assunzione di responsabilità rispetto ad un problema storico che è stato forzatamente strumentalizzato e, peraltro, aggravato negli ultimi 12 mesi. Secondo argomento la valorizzazione del litorale attraverso un piano spiaggia che potrebbe e dovrebbe essere strumento di programmazione e stimolo; anche in questo caso, al netto dei percorsi amministrativi in atto – ed avviati precedentemente – tutto inesorabilmente tace. Terzo argomento ma non per ordine di importanza, l’idea complessiva; è mancato e manca un progetto di sviluppo complessivo di Curinga, non si apprezza alcun credibile ragionamento sulle vocazioni territoriali, manca drammaticamente l’idea di una messa a sistema ed in rete delle risorse umane, professionali, produttive, storiche, culturali, ambientali ed archeologiche di cui la nostra comunità dispone”. 

    La forzista annuncia così che  “su ciascuno di questi temi interverremo nelle prossime settimane con analisi e proposte di dettaglio, intanto però è urgente manifestare pubblicamente un giudizio fortemente negativo sull’azione (o per meglio dire inazione) amministrativa; c’è poi il tema più eminentemente politico, quello che aggiunge ad un giudizio critico sul presente una seria preoccupazione sul futuro. La maggioranza consiliare, ad appena 12 mesi dall’avvenuta elezione, ha mostrato per intero i suoi limiti; piuttosto che essere uniti e determinati verso il raggiungimento di obiettivi comuni, che ci auguriamo nell’interesse di Curinga, sono invece di dominio pubblico contrasti e, in qualche caso, forti contrapposizioni. La sensazione che si ha è che si proceda in ordine sparso, che le iniziative siano solitarie o di gruppo, che vi siano evidenti ed inconciliabili posizioni; parliamo di sensazioni ma la storia degli ultimi consigli comunali ci obbligherebbe a definirli fatti tenuto conto che – ad esempio – iniziative assunte da componenti di giunta vengono emendate dalla maggioranza ed approvate solo grazie alla responsabilità istituzionale e politica dell’opposizione. Anche questa situazione richiederebbe un surplus di chiarezza, far finta che una cosa non esiste non significa poterla rimuovere o cancellarla sul serio”. 

    Per tali ragioni la Monteleone ribadisce che “come preannunciato nelle scorse settimane, dunque, il nostro gruppo avvia pubblicamente un percorso che riguarda il ruolo proprio dell’opposizione e la costruzione di un’alternativa di cui, onestamente, non pensavamo ci fosse bisogno ad appena dodici mesi dalle elezioni”. 

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